Francesco Gabbani vince la 67esima edizione del Festival di Sanremo con “Occidentali’s karma”, brano scritto insieme al fratello Filippo Gabbani, a Fabio Ilacqua e a Luca Chiaravalli. Emozionato, con le lacrime agli occhi, Gabbani ritira il premio sullo stesso palco, quello dell’Ariston, dove l’anno scorso ha vinto con il brano “Amen” il primo posto nella categoria Nuove proposte, il Premio della Critica Mia Martini e il Premio Sergio Bardotti per il miglior testo del Festival.
«Dedico questa vittoria a tutto il mio staff, a mio fratello Filippo. Un grazie di cuore a tutti quelli che mi hanno sostenuto e che hanno creduto in me», commenta Francesco e continua «È per me un trionfo e una bella esperienza che mi ha permesso di condividere il palco con la grande Fiorella Mannoia. Non me l’aspettavo questa vittoria, anche se ci speravo».
“Occidentali’s karma” ha ricevuto tra l’altro anche il Premio Tim Music, come brano più ascoltato in streaming. La canzone, dal ritmo accattivante e coinvolgente – definita dalla critica un possibile tormentone che farà ballare tutti – nasconde una doppia personalità. Un testo che invita a riflettere sul nostro modo di vivere.
Al secondo posto si posiziona Fiorella Mannoia con “Che sia Benedetta”, brano contenuto nell’edizione speciale in doppio cd di “Combattente” (uscito il 10 febbraio), ultimo disco della cantautrice italiana, che ha ottenuto un Disco d’oro. Per Fiorella questa è la sua quinta partecipazione al Festival della Canzone Italiana, a distanza di 29 anni. L’esordio risale al 1981 con “Caffè nero bollente”, nel 1984 partecipa con “Come si cambia”, nel 1987 con “Quello che le donne non dicono” che quest’anno compie 30 anni, e nel 1988 con “Le notti di maggio”. In molti si aspettavano la sua vittoria, e forse anche la stessa Mannoia, che all’annuncio del trionfo di Gabbiani ha mostrato una certa delusione. “Che sia benedetta” (di Amara e Salvatore Mineo, la musica di Amara), un brano che la stessa Fiorella definisce un “inno alla vita”, si aggiudica il Premio Bardotti come Miglior Testo e il Premio della Sala Stampa Lucio Dalla.
Ermal Meta si classifica al terzo posto con il brano “Vietato morire”, ricevendo anche il Premio della Critica Mia Martini. Nel 2016 arriva terzo nella categorie Nuove Proposte. Il 10 febbraio è uscito in tutti i negozi e digital store da Artist First “Vietato morire”, doppio CD in vendita a prezzo di un album singolo che conterrà anche Umano. Nove brani inclusi in Umano e 9 nuove canzoni per “Vietato morire”, tra le quali 2 featuring: Elisa in Piccola Anima e Luca “Vicio” Vicini (Subsonica) ne La Vita Migliore.
Al Bano, eliminato dalla gara insieme a Ron, Gigi D’Alessio, e Giusy Ferreri, questa sera ritira il Premio Giancarlo Bigazzi, per il miglio arrangiamento del brano “Di rose e di spine”.
Al quarto posto troviamo Michele Bravi con “Il diario degli errori”, al quinto Paola Turci con “Fatti bella per te”, al sesto Sergio Sylvestre “Con te”, al settimo Fabrizio Moro con “Portami via”, Elodie Di Patrizi con “Tutta colpa mia” si posizione all’ottavo, al nono Bianca Atzei con “Ora esisti solo tu”, mentre Samuel e la su “Vedrai” al decimo”. All’undicesimo posto arriva Michele Zarrillo con “Mani nelle mani” e al dodicesimo Lodovica Comello con “Il cielo non mi basta”. Marco Masini si classifica tredicesiome con “Spostato di un secondo”, seguito al quattordicesimo posto da Chiara Galiazzo con “Nessun posto è casa mia”. Al quindicesimo Alessio Bernabei con “Nel mezzo di un applauso” e al sedicesimo Clementino con “Ragazzi fuori”.