In tempo di crisi, ognuno si reinventa come può. E chi ha passione verso le arti manuali fa, o tenta di fare, della propria creatività, un’attività lavorativa o quasi. Moltissimi sono i creativi e gli hobbisti che aderiscono a mercatini d’artigianato, producendo manufatti artigianali, dai ricami ai lavori di pittura, dalle tegole artistiche ai filati, dai lavoretti in fimo alle ceramiche. L’obiettivo di questi mercatini, oltre alla diffusione dell’artigianato, è anche la vendita dei lavori realizzati a mano da ogni creativo. Ma come vanno regolate fiscalmente queste vendite? Occorre dichiarare i proventi ottenuti da questi mercatini? Bisogna emettere fattura? Come si vende on-line senza Partita Iva? In risposta a questi numerosi quesiti, vi è “FISCO AMICO PER CREATIVI”, un vademecum fiscale relativo al mondo dell’hobby e delle creazioni handmade Edito da EDIZIONI LUMINA e scritto da Carmen Fantasia, commercialista appassionata di hobbistica. Carmen Fantasia, ci spiegherà – attraverso le pagine del libro – in maniera semplice e comprensibile, tutte le agevolazioni fiscali di cui può usufruire un creativo. Incontriamo l’autrice del libro Carmen Fantasia che, ci parla del suo vademecum:.
Come nasce l’idea di scrivere il libro “Fisco Amico per Creativi”?
«”Fisco amico per creativi” è il seguito di “Fisco amico”. Nasce da un progetto di solidarietà con il portale Hobbydonna.it, di Gabriella Trionfi. Mi sono messa a disposizione gratuita curando la rubrica “Diritto e Rovescio”. Dopo un paio di conferenze sull’artigianato artistico tenute alla Camera dei Deputati, ho capito che la disinformazione era tanta ed i colleghi commercialisti sono poco interessati a dare informazioni semplicissime nel campo delle opere dell’ingegno creativo (branca dell’artigianato). Attraverso Skype io e Gabriella TRionfi (lei e a Brescia ed io a Gaeta!) abbiamo iniziato a programmare un progetto di consulenza in fiera. Per 4 edizioni sono stata alla fiera “Abilmente” a Vicenza, a mie spese e dando consulenza gratuita. Si può immaginare che nel mio stand c’era una fila immensa. Ho studiato questa vicenda, ho capito la legislazione da circoscrivere e, attraverso Gabriella ho conosciuto Giuliano Azzimonti, amministratore della Lumina Edizioni. Ho proposto il libro ed hanno accettato la pubblicazione immediatamente. “Fisco Amico” esce nel 2012, in un anno e mezzo si vendono 2.000 copie ( non ci credevo, aggiunge divertita, ndr ). Ma le domande aumentavano e gli argomenti si ampliavano, per questo nel 2014 nasce “Fisco Amico per Creativi”.»
“Fisco Amico per Creativi”, è il secondo volume dopo “Fisco Amico”. Cosa differenzia questi due volumi?
«”Fisco amico per creativi”, include gli aggiornamenti di “Fisco Amico” e tantissimi argomenti in più, quali, come registrare un marchio, il diritto d’autore, i marketplaces, le associazioni. Inoltre comprende un glossario di termini fiscali spiegati in maniera semplice e chiara. Ed include anche una sezione di tutti i documenti fac-simile a cui far riferimento per emettere ricevute, richiedere autorizzazioni ai vari enti, autocertificazioni e documenti di vendita temporanei.»
Il libro è edito da Edizioni Lumina, una Casa Editrice specializzate nelle riviste creative. Dove si può acquistare il manuale “Fisco Amico per Creativi”?
«Nelle fiere di settore, su misshobby, lumina, hobbydonna.
Per chi volesse, dal 7 al 9 novembre, sarò presente alla fiera CREATTIVA di Napoli presso lo stand della Casa Editrice.»
In un periodo di crisi mondiale, e soprattutto, a seguito di grandi produzioni cinesi – appetibili da un punto di vista economico, ma purtroppo di assoluta minore qualità – lei pensa che l’artigianato puro, quello realizzato a mano e con passione, possa essere ancora apprezzato e rivalutato?
«Stranamente a quello che si crede, l’artigianato è quello che sopravvivrà sempre a tutto ciò che oggi rappresenta la globalizzazione e l’industrializzazione. Basti pensare alla grande risposta che hanno queste fiere incentrate sulla creatività. Le persone, i creativi, hanno voglia di realizzare manufatti da se stessi. Comperano semilavorati e schemi per fare dei capi e degli accessori personalizzati ed unici. Questi, quasi sicuramente, saranno lo spunto per altri modelli che poi verranno, a loro volta, venduti nei mercatini o nei marketplaces ufficiali. Abbiamo fatto uno studio su ciò che un creativo spende mediamente in ogni fiera dedicata alla creatività e alle arti manuali. Stiamo all’incirca intorno ai 200-300 € pro-capite! Non male per i tempi che corrono, no?»
Questo prova che nonostante gli impegni, i creativi, riescono sempre a trovare uno spazio per le loro passioni?
«Sì, e questo significa anche che dietro c’è un altro aspetto, quello psicologico. La creatività crea un benessere personale, uno status di rilassatezza e di positività su cui i migliori psicoterapeuti hanno incentrato studi esportati in tutto il mondo. Si pensi alla cromoterapia di cui si può beneficiare con l’utilizzo dei filati e nell’abbinamento dei loro colori. Abbiamo tutta la sezione degli eco-filati per coloro che amano la natura vegan.»
Commercialista di professione, ricamatrice per passione. Da quando e come vive questo interessante hobby?
«Dal 1997, momento in cui ho capito che stare nel mio studio fino a mezzanotte non era assolutamente salutare. Figlia e nipote di artiste, mi appassiono al ricamo digitalizzato. Capisco che quest’arte si poteva svolgere in modo più moderno. Faccio dei corsi, mi compro dei macchinari ed oggi, sono appassionata di ricamo sacro, eseguibile in parte a macchina e in parte a mano, dietro al quale c’è uno studio simbologico davvero appassionante.»
Lei, come autrice, dedica il libro alle donne in rinascita, a quelle che hanno dovuto reinventarsi una nuova vita attraverso le loro passioni creative. E soprattutto dedica il libro a sua madre, perché – come Lei stessa afferma – “una buona madre, vale cento maestri!”. A prova che i vecchi valori, non muoiono mai!
«Esatto, ho avuto la fortuna di avere una madre diversa, su un livello interiore superiore ed inimitabile perché, apprezzava l’arte (realizzava pastori del ‘700 napoletano) e ha saputo trasmetterla a me attraverso l’educazione che mi ha dato. Lei era un’artista anche quando cucinava, quando mi parlava, quando si muoveva o disponeva gli oggetti in casa. Mi ha insegnato che adattarsi ai vari ambienti era un dono raro. Avere pazienza nel trasmettere un sentimento era un segno di distinzione e che arrabbiarsi era quasi inutile, oggi io sono tutto questo grazie a lei! Ed è per questo che riesco a comunicare bene con le persone e a parlare semplicemente di tutte le “tragedie fiscali ” che si possono immaginare. Questa è l’anima di “Fisco amico per creativi”, null’altro!»