La seconda serata del Festival di Sanremo 2017 inizia all’insegna delle illusioni e non solo per via di Hiroki Hara, ma anche e soprattutto a causa dei primi due giovani eliminati.
In ordine sono saliti sul palco Marianne Mirage, Francesco Guasti, Braschi e Leonardo Lamacchia. Avevamo ascoltato i loro brani grazie a web e radio in questi mesi e sul palco si è riavuta la riconferma che i migliori fossero “Le canzoni fanno male” di Mirage e “Nel mare ci sono i coccodrilli” di Braschi. Nonostante anche dal vivo questi due giovani cantanti avessero convinto, per assurdi motivi ecco trionfare “Universo” di Guasti e “Ciò che resta” di Lamacchia.
La critica non capisce, il pubblico nemmeno. Chi li ha votati, per dirla con una hit sanremese di qualche anno fa, resta un “Mistero”.
Inizia la gara dei big ed ecco sul palco dell’Ariston un Kekko dei Modà travestito da Bianca Atzei con “Ora esisti solo tu”. Il segreto per apprezzare questa esistenza era guardare l’esibizione di Bianca senza volume.
Dopo la Atzei ecco il ritorno di un veterano di Sanremo, Marco Masini con la sua “Spostato di un secondo”, canzone che nonostante tutto convince, Masini ha avuto un’evoluzione nel corso della sua carriera che mette palesemente in mostra anche attraverso questo nuovo brano.
Dopo Marco, arriva sul palco il capitano dei capitani, ovvero Francesco Totti. L’Ariston si trasforma in uno stadio e Totti si diverte e fa divertire, unica pecca? Tra i tanti artisti che avrebbe potuto presentare gli hanno affidato Nesli e Alice Paba che pur avendo tra le mani un brano di Giorgia deludono le aspettative, ammesso che qualcuno ne abbia avute. “Date retta a me”: tornate l’anno prossimo, anzi non tornate nemmeno domani sera.
Convince invece uno dei pupilli di Maria, ovvero Sergio Sylvestre con la sua “Con te”, ma la sua interpretazione viene presto dimenticata per via della presenza del catanese Salvatore Nicotra che viene anche preso in giro dal pubblico per essere stato un dipendente pubblico che non ha mai usufruito di un giorno di malattia in 40 anni di lavoro. «Ridete eh? – dice il siciliano dal palco – Ma io vi capisco…». Pausa. Ricominciamo daccapo.
Puntuale dopo un onesto lavoratore arriva quindi Gigi D’Alessio e la sua “La prima stella”, canzone dedicate alla madre scomparsa. Brano simile a molti altri di Gigi a cui però bisogna dare un grande merito: D’Alessio è tra i pochi che sanno davvero come sfruttare al 100% l’orchestra di Sanremo.
E dopo Gigi ecco sul palco il piccolo ‘talentuoso’ Michele Bravi con “Il diario degli errori”. La canzone è in perfetto stile sanremese ed è cucita addosso a questo giovanissimo cantante.
Paola Turci e la sua “Fatti bella per te” segnano un grande ritorno in gara a Sanremo e questo ritorno è veramente gradito. Un brano intelligente che merita più ascolti e una Turci in splendida forma.
Momento dei momenti arriva però con il grandissimo Robbie Williams che canta quella sua nuova hit in cui non fa altro che dire “Amo la mia vita, sono bello, sono libero”. Solo Robbie può permettersi certe cose. E difatti Williams bacia la De Filippi. Un’unica nota negativa, se così possiamo dire, è l’aver fatto solo un brano.
Si torna alla gara con Francesco Gabbani che tutti ricordano come il vincitore tra i giovani di Sanremo 2016 grazie al suo tormentone “Amen”. Non si sa cosa abbia fatto Francesco quest’anno, ma non ci interessa in quanto la sua “Occidentali’s Karma” piace e tanto basta.
A dare una lezione di come si calca il palco dell’Ariston e come si canta arriva la divina Giorgia. Perfetta in tutto e con una voce che con gli anni migliora. Standing ovation meritatissima. Giorgia è nata con il festival e lo ricorda anche tenendoci a salutare il buon caro Pippo Baudo.
A rovinare l’atmosfera ci pensa Michele Zarrillo con la sua “Mani delle mani”, dopo di lui Maria intervista la star Keanu Reeves, nessun bacio da Hollywood però.
A chiudere la gara Chiara e il suo brano ipersanremese “Nessun posto è casa mia” e un altro duetto poco credibile datoci da Raige e Giulia Luzi che cantano “Togliamoci la voglia”. E difatti la voglia ce l’han tolta, soprattutto quella di ascoltarli ancora. Loro risultano a rischio insieme alla Atzei (il pezzo di Kekko stavolta non convince) e a Nesli e Alice Paba.
Aspettiamo con ansia stasera con tutte le sue cover e i ripescaggi dei sei artisti a rischio eliminazione. Speriamo e confidiamo nel ritorno della Ferreri, così come confidiamo anche nel ritorno di Carlo Conti che, a fine serata possiamo dirlo è stata una presenza quasi irrilevante in quanto è stato continuamente oscurato (e di certo il colore della sua pelle non aiuta) dalla protagonista assoluta di Sanremo che è ufficialmente Maria De Filippi.