Diecimila spettatori per dieci spettacoli inediti in scena tra Cremona, Salò e Brescia in un cartellone capace di condensare grandi nomi internazionali come Noa e Michael Nyman (protagonisti di due date sold out), artisti di primo piano della scena italiana tra cui Angelo Branduardi, Elio e Musica Nuda e progetti musicali emergenti: il successo della prima edizione del Festival Acque Dotte – andata in archivio sabato scorso sul lungolago salodiano con un autentico bagno di folla per lo spettacolo “Fiore di Loto” di Corona Events – si fonda sia sui numeri che sui riscontri entusiasti degli spettatori e degli addetti ai lavori. L’innovativa formula di una rassegna divisa a metà fra due realtà che condividono un medesimo patrimonio sia musicale (quello liutario) che ambientale (con il flusso d’acqua che dal Garda scorre verso il Po a fare da filo conduttore) è stata premiata dagli applausi di un pubblico migrante fra i due setting del festival così come dai giudizi degli esperti. Basti dire che Acque Dotte è stato inserito nella top ten dei festival estivi da due prestigiose testate come l’Huffington Post e L’Espresso. Tra l’altro il format a tema ‘acquatico’ è stato apprezzato a tal punto che anche altri territori bagnati dall’acqua si sono fatti avanti con l’intenzione di ampliare, a partire già dalla prossima edizione, il raggio d’azione di un’iniziativa che fa delle sinergie sovraterritoriali il proprio punto di forza. La rassegna è stata resa possibile, infatti, dalla collaborazione instaurata fra Comune di Cremona, Comune di Salò, Pro Loco ‘Città di Salò’ e Associazione Industriale Bresciana con il patrocinio di Regione Lombardia ed Padiglione Italia Expo Milano 2015.
“Il Festival Acque dotte è stata una scommessa di gran lunga vinta – commenta il sindaco di Cremona Gianluca Galimberti –: una rassegna di ottima qualità, con artisti straordinari e una grande risposta di pubblico. È un Festival nuovo anche perché su articolato su due città, Cremona e Salò, che tanto hanno in comune. L’idea perseguita dalla nostra amministrazione è che Cremona deve costruire parte dei suoi progetti culturali insieme ad altri territori: così è per il Festival Monteverdi (che coinvolge anche Mantova e Venezia), per il progetto Da Monteverdi a Verdi (curato insieme a Busseto, Piacenza, Parma ed altre città verdiane) e per il costituendo polo archeologico tra Brescia e Cremona. Cremona quest’anno è ricchissima di eventi culturali vivacissimi e innovativi, capaci di attrarre molti turisti e di rendere vitale la città intera: il Festival Acque dotte è uno dei gioielli di questo 2015 e continuerà ad esserlo nei prossimi anni. A settembre presenteremo, infatti, il progetto culturale Cremona 2016 e Acque Dotte ne sarà uno dei pilastri, in una consolidata collaborazione con Salò. Ringrazio il sindaco della città gardesana, con cui abbiamo fin da subito condiviso l’idea del Festival, il suo bravissimo direttore artistico Roberto Codazzi, con il quale la collaborazione continuerà con rinnovato entusiasmo, gli sponsor che hanno permesso la realizzazione della rassegna e, soprattutto, i grandi artisti e tutti i cittadini che, con la loro presenza, hanno reso possibile un cammino di arte e cultura di grandissimo valore e di grandi prospettive”.