È con il rock che, Fernando Alba – musicista e compositore siciliano – vuole contraddistinguersi nel mondo della musica. In questi due anni di pausa dal primo album “La chitarra nuova” pubblicato per Maqueta Records, Alba è stato impegnato nella composizione di colonne sonore, nella produzione discografica e nella preparazione del nuovo disco “Nello stesso acido”, in uscita nei prossimi mesi, realizzato in collaborazione con 100 musicisti, senza l’ausilio di strumenti virtuali e campionatori. I brani inediti saranno presentati in anteprima il 28 gennaio al Club L’Asino che Vola di Roma. Sul palco con lui: Matteo Di Francesco alla batteria, Simone Gianlorenzi alla chitarra, Luca Bellanova al pianoforte, Domenico Azzolina al Basso, Fabrizio De Melis al Violino, Simone Salza al sax.
Tra pochi mesi uscirà “Nello stesso acido” il tuo nuovo album. In quello precedente hai proposto brani con diversi generi musicali. Sarà lo stesso anche per questo nuovo lavoro?
«In questi due anni sono riuscito a trovare la mia vera essenza, così, dopo aver sperimentato svariati generi musicali, mi sono soffermato nella ricerca di sonorità più rock, più sporche, più acide, con un po’ di ruggine. Questa acidità rock che caratterizza i brani scritti e composti da me, viene fuori dal mio periodo musicale preferito, gli anni ’90.»
Puoi darci qualche anticipazione sugli inediti?
«“Nello stesso acido” è il brano di punta che dà il titolo all’album, una canzone d’amore, la storia dell’unione tra due persone che vivono una stessa emozione e si ritrovano nello stesso acido. L’amore è definito acido. Desidero ricordare che hanno suonato per la registrazione circa 100 musicisti tra quelli in senso bandistico e quelli in senso orchestrale.»
Quali strumenti hai inserito?
«La chitarra è lo strumento che prevale, segue l’orchestra sinfonica con archi e fiati, ed immancabile la mia band composta da basso, chitarra, batteria e pianoforte.»
Ogni cantautore quando scrive e compone prova una sensazione liberatoria. Cosa avverte Fernando Alba quando compone?
«Nel momento in cui compongo non sono soddisfatto, solo quando riascolto provo una certa sensazione di gradimento. Nello stesura dei miei testi guardo sempre al futuro, non resto mai legato al passato.»
Sei originario della Sicilia, quanto ha influito l’essere siciliano nelle scelte musicali, nella tua ispirazione?
«Sicuramente tantissimo. Al sud si torna indietro nel tempo. Mi rimangono nel cuore quelle melodie classiche della musica italiana, compresi i canti popolari. Nel brano “La canzone del mondo” ho scelto due strumenti tipici siciliani, una specie di cornamusa chiamata zampogna e la ciaramella.»
Il 28 gennaio presenterai i tuoi brani al club L’Asino che vola di Roma. Quali saranno gli ospiti?
«Sul palco ci sarà Noemi Morra, cantante e attrice, il chitarrista Mario Romano e Daed, che ha partecipato al talent “The Voice” con il quale collaborò in veste di produttore discografico.»
Come compositore stai preparando un’altra colonna sonora?
«Sto realizzando la colonna sonora del film di Massimo Cappelli “Prima di lunedì” con Vincenzo Salemme, Martina Stella, Sandra Milo, una commedia italiana in uscita nella sale nei prossimi mesi.»