Paola Rossato, dopo aver studiato nelle scuole di musica di Gorizia (Go Music) e Trieste (Scuola 55) e aver ricevuto diversi riconoscimenti, si afferma nel panorama cantautorale con “Facile”. L’album d’esordio è composto da tredici brani, che spaziano dal folk alle sonorità più moderne. È un dico che affronta tematiche legate alla vita quotidiana, con ironia e delicatezza, senza mai sfociare nel banale. “Felice” è un lavoro autoprodotto, registrato e mixato da Francesco Marzona al Birdland Studio di Gorizia. Hanno contribuito alla produzione artistica: Simone Serafini (basso, contrabbasso e violoncello), Sergio Giangaspero (chitarre e cori), Ermes Ghirardini (batteria e percussioni), Gianpaolo Rinaldi (pianoforte e hammond), Mirko Cisilino (tromba) e ospite speciale Doro Gjat.
Facile, 13 brani scritti da te che spaziano dal folk alle sonorità più moderne. Cosa rappresenta per te questo nuovo lavoro discografico?
«Facile è la mia opera prima, il mio primo disco. Arriva dopo una lunga gavetta, un lungo percorso artistico che ha compreso all’inizio lo studio musicale, poi ho cominciato a cantare un pochino nei locali, nei festival. Successivamente ho iniziato a scrivere qualche canzone e ho iniziato ad iscrivermi a dei concorsi, che sono andati anche piuttosto bene, per cui sono molto contenta. Facile arriva dall’esigenza di poter avere un percorso artistico ben definito da cantautrice. Avevo la necessità di fare un lavoro in cui potessi riunire i brani migliori, tra tutti quelli che ho scritto. Quindi questo disco per me rappresenta un punto di partenza».
Come nasce la collaborazione con il rapper Doro Gjat?
«Ho scelto lui, poiché volevo poter collaborare con un rapper in modo tale che la canzone Non dormo arrivasse a più persone. Il brano è una denuncia al mondo del lavoro, quindi a tutte le conseguenze date dallo stress. Siamo in un periodo in cui molte aziende tendono ad esercitare delle pressioni sul personale, ovviamente non tutte e non sempre, però è un fenomeno attuale. Alle volte si tende a scavalcare quelli che secondo me dovrebbero essere dei limiti. Questo brano è una denuncia e come tale volevo che arrivasse a più persone possibili. In un certo modo avevo il desiderio di allargare un pochino il mio pubblico, quindi mi è stato consigliato da uno dei miei musicisti, Simone Serafini, di avvalermi della collaborazione di Doro, che ancora non conoscevo. Così, ho ascoltato il suo primo album, e mi è piaciuto veramente tanto. Trovo che sia un artista eccezionale, che scriva benissimo e poi è tenace, è uno che non molla, uno vero, uno che mette tutto nel proprio lavoro, cuore, passione, tutto quello che ha. Sono stata felice del fatto che abbia deciso di aiutarmi in questo mio lavoro, scrivendo una parte del testo che poi ha rappato. Stiamo girando il videoclip di Non dormo. Ho scelto di fare il videoclip di questo brano, sempre per lo stesso motivo di cui parlavo prima».
Quando sarà in distribuzione il video?
«Questo al momento non lo so dire, probabilmente credo che il lavoro potrebbe andare avanti ancora per un po’. Ci sono diverse scene e location, diversi attori e comparse».
Con quale artista ti piacerebbe collaborare in futuro?
«Non so, dipende dai brani. Non ho delle premeditazioni per quanto riguarda i nuovi brani e il nuovo album, devo rimettermi a scrivere. Per quanto riguarda le collaborazioni live, ci sono delle artiste locali che a me piacciono molto e che consiglierei di ascoltare, una si chiama Rebi Rivale, che ha pubblicato di recente il suo terzo disco, e poi c’è Erica Boschiero, molto brava. Le conosco personalmente, oltre che da punto di vista artistico e con cui vorrei fare un concerto insieme».
Come e quando nascono i tuoi brani?
«Essendo questo il mio primo disco, comprende brani realizzati nel corso degli anni, alcuni anche dieci anni fa, altri di recente, come Facile, Non dormo. I brani sono tutti autobiografici, ma anche quelli che non lo sono, come Facile, inventato a tavolino, contengono una parte di me, il mio modo di vedere le cose. Per scrivere i brani, prendo la chitarra, butto giù qualche arpeggino e cerco di vivere le cose che voglio raccontare. Musica e testo nascono insieme. Mentre suono già comincio a cantare la canzone. Solitamente i miei lavori sono spontanei. Poi c’è il lavoro di rima, che può essere più o meno grosso, a seconda di quanto spontaneo sia venuto fuori.»
Quali saranno i tuoi prossimi progetti?
Intanto siamo partiti con un ottimo concerto di presentazione, in un teatro a Gorizia, ed è stato un bel concerto e una grande soddisfazione. Da lì vorrei estrapolare dei video da caricare sulla pagina di Youtube, magari canzone per canzone. Intanto stiamo organizzando per lunedì 18 giugno un concerto che faremo per la festa della musica a Trieste, e poi il 21 luglio sarò in Piazza Transalpina a Gorizia ad aprire un concerto, all’interno della rassegna Blu notte. Inoltre somo previsti altri appuntamenti live anche per l’autunno».