Manifesta i propri pensieri e comunica le proprie sensazioni attraverso la musica Fabio Curto, il cantautore polistrumentista, vincitore di The Voice of Italy 2015, che ha realizzato negli ultimi anni il suo primo album dal titolo “Rive volume 1”. «Per me – racconta Fabio Curto – le parole sono certamente importanti ma nel regno della musica penso che sia quest’ultima a dover regnare e per musica intendo suoni, emessi da un piano, da una chitarra o da una voce…è di suoni che voglio parlare alla gente, emozioni che trasudano da un intro teso e che sfociano in un inciso esplosivo e liberatorio». Il disco presentato in anteprima durante un tour in Australia, pubblicato dall’etichetta Fonoprint e prodotto dallo stesso Curto ed Enrico Capalbo, raccoglie dieci brani dalle sonorità dark blues.
«Ho lavorato moltissimo – continua Fabio Curto – sul sound e sulla spontaneità prediligendo alcune take “buona alla prima” perché più cariche di espressività e di “verità” in un mondo che sta facendo dell’artificio il suo biglietto da visita. Ho suonato quasi tutti gli strumenti presenti sul disco ed è stata un’esperienza incredibile che mi ha messo molto alla prova ma alla fine ci ha dato delle belle soddisfazioni».
Fabio Curto in “Rive volume 1” con la sua inconfondibile voce forte e profonda interpreta riflessioni, passioni, memorie, viaggi ed esperienze vissute. “Rive volume 1” è il risultato di un lungo percorso musicale iniziato all’età di 5 anni, quando Fabio Curto si avvicina ai primi strumenti, il pianoforte e l’armonica a bocca, poi in seguito impara a suonare la chitarra, il basso e la batteria. A 12 anni già compone le prime musiche, fonda la band rock L’Etandonnè e La Van Guardia, un quintetto acustico proponendo swing, la rumba e la tradizione gypsy dei Balcani. Ma è The Voice of Italy nel 2015, la tappa fondamentale della sua carriera artistica, nel corso del talent show il grande pubblico apprezza la sua voce e il suo straordinario talento come musicista. Dopo la vittoria esce l’Ep con Universal Music intitolato Fabio Curto che raccoglie i brani eseguiti e cantati nel corso di The Voce, tra cui Hallelujah di Leonard Cohen e il brano Non mi assolvo scritto da D’Orazio e Facchinetti dei Pooh. Sempre nello stesso anno gli vengono assegnati il Premio Mia Martini giovani, il Premio Stella del Sud sezione musica e Social e il Premio Letterario Nazionale Vincenzo Padula e nel 2016 riceve il Premio Manente.
“Rive volume 1” si apre con la traccia Suona con me, dall’atmosfera dark blues con sfumature country. Un riff morbido di chitarra elettrica è l’intro di un brano avvincente, nel quale appare chiara la ricerca di sé e la voglia di condivisione. Mi sento in orbita è il pezzo più graffiante del disco, in cui il pop, il blues e il rock si intrecciano. Il testo descrive il combattimento interiore del cantautore, tra pensieri irrequieti e l’urgenza di ritrovare la parte migliore si sé. Neve al sole, dai versi intrisi di simbolismo, esprime attraverso un melodico pop ed un energico dark blues il bisogno irrefrenabile di qualcuno. Only you, dalle sonorità soul e blues, brano sequel di Neve al sole, rievoca il ricordo di una passione tormentata. E si rivive il viaggio di un’estate, attraverso un rock blues trascinante, in Un’ora fa. Nel brano l’artista va alla scoperta di strade a lui sconosciute. L’airone affronta in maniera poetica il tema della malattia e nella lirica il volo rappresenta la metafora della forza di vivere. Il drammatico inciso viene avvolto da un delicato pop “quando fa male tu parlami piano proviamo insieme a non dargli alcun peso, la verità è sempre a un passo dal cielo”. Fragile è una struggente preghiera, un pezzo dark blues dalle venature country, una richiesta d’aiuto per una ragazza fragile ed emarginata che all’uscita dalla comunità torna a vivere “nel mondo degli avvoltoi”. Domenica è un malinconico pop blues, nel quale riaffiorano alle prime luci dell’alba di una domenica, i ricordi di un passato lontano e i volti di chi non tornerà più “ buonanotte a chi non c’è più, a chi porti con te, nel tuo cammino buonanotte anche a te”. Nella brillante interpretazione di Curto sembra riecheggiare lo stile di Zucchero. Alone, l’unica traccia in inglese, è un pezzo dal sound pop in cui riemergono sentimenti discordanti come il dolore e la speranza, la rabbia e l’amore. Via da qua, che chiude “Rive volume 1”, si propone come un pop folk travolgente, impreziosito dalla tammorra e dal bouzouki irlandese. Curto deluso dal prossimo, si immerge nei suoi pensieri, viaggiando con la mente verso i luoghi lontani della propria infanzia, in cui sono ancora vivi i valori sani di un tempo, “via via da qua, via dalla città, ti prego portami indietro.