Fabio Criseo presenta il suo nuovo disco “Avrei voluto essere Lapo Ercane”, in distribuzione su tutti i principali canali digitali. Erede dei grandi cantautori romani come Rino Gaetano, Fabio Criseo dà voce agli italiani attraverso le sue canzoni, la sua satira e la sua romanità. Nei suoi pezzi fotografa la reale immagine dei vip, imprenditori, politici, immersi nella loro avidità e nei loro vizi, e punta lo sguardo sui partecipanti ai talent show, definendoli dei finti artisti. In “Avrei voluto essere Lapo Ercane” Criseo interpreta otto brani orecchiabili e dai ritornelli incisivi che fanno sorridere e riflettere al tempo stesso.
“Avrei voluto essere Lapo Ercane” il tuo nuovo disco contiene otto pezzi inediti, in cui manifesti in maniera irriverente il tuo pensiero su tematiche attuali. La tua satira si sofferma sul mondo della musica, della televisione e della politica, fatto di burattini e finti artisti, un mondo che può creare false illusioni nelle nuove generazioni. Come cantautore hai sentito la necessità di comunicare il tuo dissenso. Quanto è stato gratificante realizzare questo disco?
«Enormemente! Comunicare è una cosa fondamentale, tra le più importanti che abbiamo a disposizione, sono soddisfatto del linguaggio con cui sono stati espressi i concetti collaborando anche col produttore Luigi Piergiovanni».
Il singolo “Cci vostri” è un sfogo contro i politici, attori che perseguono i propri interessi a discapito di un paese che sta crollando a livello economico. È stato liberatorio scriverlo?
«Assolutamente sì, è uno sfogo contro quelli marci, non contro tutti ovviamente, contro quelli superficiali e falsi. La finanza è la nuova arma per la guerra economica ormai da anni, questa cosa è preoccupante soprattutto oggi che si affiancano tragedie come quella di Manchester ad una condizione già marcata di schiavitù delle persone, non parliamo di schiavitù “vecchia maniera” ma appunto finanziarie che sono altrettanto atroci, in particolare per chi non ha disponibilità economiche elevate o almeno dignitose; la cosa più spaventosa è come il denaro muova tutto in tutto il mondo sempre più a discapito di principi umani, questa è in generale semplicemente la mia opinione, non credo di sbagliarmi di molto».
Quale brano è stato maggiormente apprezzato dai tuoi fan?
«Cci vostri, però è stato avvantaggiato dai passaggi su radio importanti, piacciono anche molto Che Caldo e Calcutta».
La musica richiede studio ed impegno, partecipando ad un talent show non si diventa musicisti e, i grandi cantautori lo dimostrano. Quale maestro della canzone d’autore ti ha trasmesso il desiderio di fare musica?
«Vasco Rossi, impazzivo per lui fin da piccolo, per la semplicità e quel menefreghismo di chi è leggero nel vestito migliore! Vasco e Liga possono convivere eh!»
Quanto è stato difficoltoso proporre i tuoi pezzi e affermarti come musicista?
«È ancora difficoltoso, è tutto una lotta come dico in Me So Rotto, far emergente cose nuove è sempre difficile in Italia, forse non solo qui ma facile non è, soprattutto se non vuoi stare ad uno standard; magari fanno pure schifo i pezzi miei però eh, bisogna considerare anche questa eventualità, comunque io sono contento di quelli che mi seguono, sono già lusingato così. Lapo Ercane ve saluta! Ciao belli!».