Un disco come “ItaliòPolis” può venir fuori soltanto da una lunga esperienza di osservatore di questa vita, quella quotidiana, quella di tutti. E nell’osservare sono tante le direzioni diverse che viene da prendere e un cantautore come Eugenio Balzani sceglie il passato vintage dei suoni scelti e suonati, voluti da mano artigiana… antidati anche laddove impera sovrana la presenza anche di un Wurlitzer. Insomma un disco pregiato d’autore che al modo francese accosta quella liquida semplicità del fare romano, che molto deve anche alla sua timbrica di voce che poco lavora nello scostarsi da certe immagini forti. Un bel disco “ItaliòPolis”, da boomers direbbe lui, da artigiano pensiamo noi.
“ItaliòPolis” ormai ha diversi mesi di vita. Per il tempo di oggi è praticamente tantissimo. Un resoconto di questo percorso? Pensi sia un disco ancora da seminare oppure pensi di aver raccolto quel che meritava e che ti aspettavi?
“ItaliòPolis” è uscito sulle piattaforme digitali il 22 Aprile 2022, diciamo che ad oggi , sono 6 mesi di vita discografica, dopo un concepimento di circa due anni, direi che è ancora molto giovane per quello che mi riguarda, sono anche consapevole della velocità con cui oggi si consuma tutto in pochissimo tempo, lo sapevo anche prima di uscire con il disco, vivo nella vita reale grazie al mio lavoro di medico, ed ho la percezione esatta di come si vive oggi, ed è il motivo che mi spinge ad andare sempre più piano e a prendermi il tempo che mi serve per vivere , la velocità non è un mio problema, non mi attrae ne mi disturba , mi è indifferente. Ho raccolto ottimi consensi sul mio modo di interpretare e di costruire canzoni , nel rispetto dellla canzone d’autore che mi ha insegnato tanto, non avevo aspettative di ritorno particolari, avevo , credo , necessità di conferme sulla qualità del mio lavoro , per tanti motivi , tutti personali, dopo oltre 20 anni di musica in cui mi sono anche impegnato molto e a cui ho dedicato tanto tempo prezioso.
Ed è un disco lento, per esagerare con una impressione. Quantomeno lento rispetto, appunto, al tempo della vita di oggi. Come ti confronti proprio con tutta questa velocità?
Non è un disco lento, è un disco suonato da umani con strumenti musicali veri e quindi vive di un ritmo naturale e questo lo farà vivere anche fra cento anni. Bisogna essere veloci, nella moto gp, o in f1, in musica fa ridere.
Un disco vintage… oggi si direbbe da boomers… pensi che il futuro non sia cosa per le tue canzoni? O lo stai cercando in qualche modo?
“ItaliòPolis” è vintage nei colori musicali, è anche Boomers per l’età media dei musicisti, è anche sghembo nei suoni… è anche un disco che ha tante parole, che raccontano cosa succede là fuori , in questo paese di boomers che scimmiottano i ragazzini perché hanno paura di guardarsi in uno specchio.
A distanza di mesi non hai pensato ad un video nuovo?
Ogni giorno quando mi sveglio penso di fare un video, credo molto nella forza delle immagini, ma per il momento non ho ancora deciso.
Non so se sei uno di quegli artisti che ama riascoltare la propria produzione… nel caso, a distanza di tempo, questo disco ha cambiato faccia e suono? Ti dice cose che prima non capivi?
Mi capita di ascoltare ogni tanto qualche canzone di “ItaliòPolis” o di cantarla nei live. Oggi sto lavorando su nuove canzoni per cui nella testa ho quelle, “ItaliòPolis” mi ha abitato per quasi tre anni e siamo stati bene insieme, adesso ognuno per la sua strada e ci vediamo quando capita sempre con grande piacere e rispetto.