L’anima zingaresca di Ugo Gangheri, musicista e compositore napoletano, trascinata dal vento delle note e del silenzio ha composto il suo terzo album dal titolo “‘A via d’’o Tiempo-timestreet”; si tratta di un progetto musicale sostenuto dal God Our Father Centre For Needy Children a cui andranno i ricavati delle vendite.
Nel bel viaggio dell’anima realizzato da Gangheri la musica irrompe con forza vitale nel brano di apertura “Mbarate” in cui l’impronta di Erriquez della Bandabardò è evidente e si sposa perfettamente con la voce di Gangheri.
La caratteristica più interessante di questo lavoro, sospeso tra modernità e stile retrò, sono i testi e le contaminazioni musicali apportate dai tanti ospiti. Lo spirito nomade dell’artista napoletano caratterizza ogni brano, si è avvolti in una “mezcla” musicale che incanta l’ascoltatore come una malia: ti trattiene e ti rilascia, sorpreso, in attesa del brano successivo. Nel suo percorso di vita Gangheri concede molto spazio al sole e alla luna ed anche in questo lavoro dedica una splendida canzone” O sole e ‘ a luna (feat coro di Timboni Watamu) dove il cullarsi dei flussi viene restituito dal suono della chitarra. “’ll’anema” è un vero e proprio inno alla gioia della vita e del suono, forse il brano più bello del cd. Non mancano brani di riflessione profonda come “‘E scie – (feat Brunella Selo) e E’ vvote penzo (feat coro di Timboni Watamu, Gioele Dix; in quei momenti, sospesi tra realtà e sogno, ognuno di noi realizza il senso della vita, o forse la piccolezza dell‘essere umano.
La vera perla del cd è ‘A via d’o’tiempo – timestreet (feat coro di Timboni Watamu) – “la via del tempo – dice Gangheri – è come la vedi: stretta e lunga, affollata e misteriosa, larga e vuota che dal niente si riempie, di tutto si riempie”. In questo brano tutto è in equilibrio, forse proprio da questa riflessione è nato il lavoro.
In un mondo musicale contaminato da major cannibali e globalizzanti, che ammazzano le diversità sonore in nome di un gusto mondiale e già precostituito, questo lavoro, ben orchestrato con grande armonia tra musica e parole, con apporti di artisti di livello nazionale ed internazionale, si afferma per originalità ed estremo garbo. Bravo Ugo Gangheri che restituisce in note e parole il nostro mondo potenzialmente bellissimo, ma realmente così imperfetto.