Andrà in onda stasera alle 21.10 “I delitti del BarLume 2” in prima tv su Sky Cinema 1 HD, il film tv i cui episodi sono tratti tratto dai romanzi di Marco Malvaldi, una serie tv caratterizzata da una giusta combinazione tra giallo e commedia. Nel cast, accanto al protagonista Filippo Timi c’è Enrica Guidi nei panni di Tiziana la cameriera del bar. La Guidi, grazie al suo talento, nel corso della carriera si è alternata tra cinema, teatro e televisione, con bravura e professionalità. Si è dimostrata un’attrice versatile capace di interpretare in maniera magistrale ruoli differenti, narrando storie di donne e racconti di vita diversi.
Ritorna in tv la serie “I delitti del BarLume” in cui interpreti Tiziana cosa ha rappresentato per te questo ruolo?
«È stata la mia prima esperienza da co-protagonista accanto a Filippo Timi. Questo film tv mi ha riportato indietro nel tempo, facendomi assaporare e rivivere il periodo dell’infanzia. Le scene sono ambientate in toscana, in un paese di mare, dove durante l’inverno è abitato solo dai paesani, mentre in estate si popola dei turisti che ritornano, dove la vita scorre lenta rispetto alla città ed è il bar il fulcro, dove i pettegolezzi non mancano. Tiziana è un personaggio che tengo a cuore, poiché è cresciuto con me nel corso delle due serie tv, si è evoluto. Lei è diversa ambisce al matrimonio, alla famiglia, io invece, ho dei lati dinamici, quasi maschili, Tiziana è molto femmina.»
Sei stata la protagonista nel cortometraggio “The Mirroring” in cui ti sei calata nel ruolo di Giulia.
«È un corto contro la violenza sulle donne Sì, mi ha coinvolto moltissimo per la sensibilità e l’umanità di Giulia. È stato emozionante trovare dentro di me quella sfaccettatura per poi poter dare vita al personaggio. È un ruolo che mi lasciato qualcosa dentro di me.»
Anche al cinema con “Bomba libera tutti” hai vestito i difficili panni di una professoressa.
«“Bomba libera tutti” è un film che ha come tema il bullismo, nel girarlo mi ha riportato all’adolescenza quando a scuola si formavano i gruppetti. È stato interessante raccontare il rapporto tra professore ed alunno, tra un adulto e un adolescente. Bisogna parlare e raccontare gli episodi di bullismo, degli abusi di potere che spesso si verificano anche nel mondo del lavoro.»
Tra cinema, tv e teatro ti sei alternata tra ruoli sempre diversi. Quanto ha influito nel percorso della tua carriera?
«Per la carriera di un attore è importante studiare, ma anche osare e confrontarsi, sfidarsi. Cinema, teatro e televisione è sempre lavoro di recitazione . A teatro hai il diretto contatto con il pubblico, quindi, hai un’adrenalina, c’è un dare- avere immediato ed una crescita esponenziale dell’emozione. Al cinema, invece, si lavora sul dettaglio, su uno sguardo, una smorfia, un sorriso, una battuta detta a bassa voce.»
Quale ruolo preferisci interpretare?
«Sia il drammatico che il comico. Preferisco calarmi in ruoli estremi, in cui occorre osare e rischiare, ad esempio una killer, piuttosto che una schiava o una donna di corte. Amo la ricerca, la curiosità, la voglia di attingere da se stessi per creare quel personaggio.»
Come hai vissuto il rapporto con i diversi registi?
«Devo ammettere di aver avuto molta fortuna. Ogni regista ha saputo trasmettermi passione, entusiasmo. Ad esempio il regista Roan Jonhson de I delitti del BarLume 2 è stato abile nel creare un’atmosfera di gruppo, da cui trarne beneficio. Credo nel lavoro di squadra e nella collaborazione. Purtroppo c’è tanto individualismo, in questo lavoro, ognuno ha le proprie aspirazioni.»
Quando ritornerai su un set per girare un nuovo film?
«È in progetto una trilogia, una fiction in costume ambientata nel medioevo. Mi confronterò con un’altra epoca, un altro modo di parlare. Ci saranno delle scene a cavallo, ed avendo studiato all’università scienze motorie, mi sento preparata. Mi entusiasma tutto ciò che è dinamico.»