Chiudi gli occhi e sogna! E’ questo che accade se vi capita di ascoltare Alberto Pizzo, Danilo Rea e Luis Bacalov…dita che danzano dinamicamente al piano e la realtà come per magia diventa un sogno. Un tripudio di emozioni davvero singolari sono state portate sul palco ieri sera al teatro Diana di Napoli, in una performance mozzafiato, quella che il pianista napoletano Alberto Pizzo insieme al maestro Luis Bacalov ed al pianista Danilo Rea hanno regalato ad un pubblico incantato, in un’ occasione unica, uno spettacolo inedito “3 piano generations”.
Il buio soffuso si fa spazio in sala , una luce bianca brilla al centro illuminando i tre pianoforti , i musicisti compaiono sul palco ed in un attimo…..un incantesimo. Alberto Pizzo da inizio ad un brivido che avrà accomunato allo stesso modo emozionale ogni singolo spettatore, protagonista di uno spazio sognante che pian piano si è evoluto in un entusiasmante crescendo. L’incanto musicale di Alberto Pizzo lascia il posto alla vivacità regalataci dalle note ritmiche e decisamente incalzanti di Danilo Rea…poi è la volta del maestro Luis Bacalov e i suoni si accendono di enormità.
Le dita che si muovono creando melodie eleganti, vibranti, dolci e appassionanti è seguita dal suo riflesso nel piano, come in uno specchio, i musicisti danno inizio ad un interscambio di movimenti in musica dove le sei mani procedono ad un convoglio di interazione che esplode in un suono unico. Alberto Pizzo, Danilo Rea, Luis Bacalov esprimono la loro energia in una carrellata musicale che riprende pezzi di ampio spessore come nell’intonazione a dir poco sublime di “Reginella” a seguire, “La Canzone di Marinella” dell’indimenticabile Fabrizio De Andrè, fino a “Napul’è”, encomio riconosciutissimo all’appena scomparso Pino Daniele.
Si susseguono poi alcune delle tacce contenute nell’ultimo lavoro di Alberto Pizzo, “On The Way”,come Mediterraneo, Passione, Voce è Notte.Un prodotto discografico che gli ha regalato un riconosciutissimo successo, da New York al Giappone, dove il giovane artista si è esibito magistralmente. Il tango, altro grande protagonista dello spettacolo, accresce l’eccitazione con la ripresa di un inestimabile omaggio ad Astor Piazzolla…così parte “Libertango” ed a tutti vien voglia quasi di alzarsi, liberando piedi e gambe in un sinuoso ballo. Una giostra in musica che Luis Bacalov, Danilo Rea e Alberto Pizzo hanno rivelato, intrecciando jazz, classica e musica per il cinema, un ovazione di applausi senza tregua che ha accompagnato i musicisti per l’intero tempo della performance…uno spettacolo nello spettacolo, ed è proprio il caso di dirlo da questa giostra più nessuno sarebbe voluto scendere.
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