Un po’ lo dice chiaramente, un po’ lo fa capire dai testi del nuovo disco Essere Qui: Emma è finalmente in pace. «Ho superato quella fase in cui ero a mille e poi in down – dice ora – quindi essendo felice, questo è un disco dei 33 anni, gli anni di Cristo, che sono l’età per me dove ho conquistato l’equilibrio». Un bel disco suonato dalla prima all’ultima nota con musicisti veri (che porterà in tour a maggio). Ed è anche un disco con sorprese, visto che l’ultimo singolo L’Isola, a quanto abbiamo sentito, non ha eredi. Si tratta di una virata electro che nel disco in altre parti è solo accennata, perché c’è molto di più nelle 11 tracce: blues, soul, rock.
Se dovessi scegliere un brano simbolo del disco?
«E Sorrido Lo Stesso è un brano che ho scritto io e lo scelgo perché è la sintesi onesta e sincera del percorso che ho fatto dal primo giorno ad oggi. Ci sento dentro quello che ho maturato».
Come ti senti dopo mesi di gestazione in studio?
«Oggi sono contenta di questo disco. Un lavoro nel quale mi racconto nella forma più onesta e sincera che conosco. Mi fa divertire, ho lavorato tanto per averlo e ci ho messo dentro tutto quello che sono, è stato un viaggio bellissimo. Ha preso molteplici aspetti, più passava il tempo più maturavano le cose. Mi sono presa tempo perché le cose cambiano. Sono diversa rispetto al primo giorno in cui ho iniziato a lavorarci».
Sei spesso considerata un modello. Ti fa piacere?
«Essere un esempio per le donne è un complimento ma anche una responsabilità. Mia madre mi ha insegnato onestà e libertà, lei è una grandissima donna. Non faccio le cose a tavolino per lanciare dei messaggi, vengono naturalmente».
E dell’ondata di denunce nel mondo dello spettacolo cosa ne pensi?
«Stanno venendo fuori delle cose che succedevano da tanti anni, ora le donne hanno coraggio e un po’ di elementi per tirarle fuori. Mi piace quando le donne fanno gruppo e si aiutano, non mi piacciono quando sono proprio le donne che non approfittano di questa svolta e si ostacolano».
I tuoi fan maschi che diranno?
«Ho una vasta fetta di pubblico maschile, sono fortunata. Voglio fornire chiavi di lettura in più per portar loro un sentimento puro e profondo. Loro ascoltano sicuramente. Poi sono aiutata dal fatto che non sono proprio brutta, quindi».
Il tuo look è cambiato però.
«Credo sia più libero, non ho bisogno di affermare qualcosa tramite i vestiti. Non posso mettermi sempre il chiodo per dimostrare che sono rock e faccio sul serio. Chi mi segue dal 2009 l’ha capito che la musica è la mia vita».
Ha scritto un pezzo Malelingue. Messaggio a qualcuno?
«Non sicuramente agli hater a cui non voglio dedicare proprio niente. Volevo solo fare un pezzo sul bullismo, visto che è una piaga sociale seria anche perché ci sono ragazzi che hanno perso la vita per questo. Volevo dire: basta sorridere e mostrare indifferenza e si può andare avanti, ci sono cose peggiori nella vita di quello che scrivono gli altri».