In attesa di assistere al ‘sole nero’ del prossimo 21 agosto, dal passato spunta un’analoga eclissi totale avvenuta nel lontano 11 luglio 1097. Si tratta di una testimonianza antica quasi mille anni. L’eclissi è rapprestata in un’incisione rupestre ritrovata nel Chaco Canyon del Nuovo Messico ed è stata analizzata da J. McKim Malville (professore emerito del dipartimento di astrofisica e scienze planetarie dell’Università del Colorado a Boulder).
Si tratterebbe dell’incisione eseguita da antichi nativi americani Pueblo e rinvenuta 25 anni fa, che precisamente raffigura al centro una sagoma circolare, presumibilmente il Sole, da cui si dipartono dei prolungamenti spiraliformi ed intrecciati che ricordano le tipiche protuberanze dello strato più esterno dell’atmosfera solare, la corona.”Se guardiamo il disegno fatto da un astronomo tedesco nel 1860 di un’eclissi durante un periodo di forte attività solare, troviamo raggi e spirali del tutto simili a quelli rappresentati nell’incisione di Chaco” ha spiegato J. McKim Malville. La scoperta non si limita solo a descrivere la grande eclissi avvenuta nel lontano 11 luglio 1097, ma contiene altri elementi molto interessanti: sul lato orientale della roccia (nota anche come ‘Pietra del sole’) è, infatti, disegnata anche una grande spirale che probabilmente veniva usata per contare i giorni mancanti al solstizio d’estate e alle relative festività.
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