Dopo 2 anni di lavoro, il 13 Ottobre è stato pubblicato il primo album di inediti che porta il suo nome, Emanuele Corvaglia. L’artista di origine leccese trapiantato a Verona ha dalla sua parte una forte popolarità derivata dalla presenza nel talent show più famoso della tv (Amici di Canale 5) dal quale presto si è “liberato”. Oggi punta avanti dritto, pur avendo solo 21 anni: «Bisogna essere sempre ottimisti ed è difficile dire cosa mi aspetto dal disco. Nel mondo musicale in Italia ormai ci sono tantissime persone che tentano ed è un po’ giocare con il fuoco quando si fa un disco. Ma credo proprio che questi otto brani colpiranno gli ascoltatori perché ci ho messo davvero tanto impegno».
Corvaglia però vanta anche una determinazione che vale la pena sottolineare: a 5 anni ha preso in mano la prima chitarra e da adolescente ha voluto fortemente seguire un corso musicale all’accademia Sergio martinelli di Verona dove ha studiato canto e solfeggio.
Emanuele arriva in radio con un singolo “Al primo appuntamento”, composto da lui, scritto insieme agli autori Andrea Gallo e Massimiliano Titi e prodotto da Alberto Salerno e Mara Maionchi. Alle spalle il giovane ha gli arrangiamenti di Umberto Iervolino che sono sicuramente una certezza: «Sono un privilegiato a lavorare con un maestro d’orchestra come lui. Mi ha seguito, dopo che ci siamo dedicati inizialmente alla scrittura, abbiamo poi puntato ai brani che potevano essere potenzialmente dei singoli. Mara e Alberto puntano molto sui testi, Salerno è una delle grandi firme della musica italiana quindi dovevo tenere alto lo standard. Diciamo che quando andava bene per lui, già un grande scoglio era superato».
Emanuele Corvaglia
la cover del nuovo album di inediti
Il disco di Emanuele tratta di «argomenti che vogliono essere molto attuali, ho cercato di essere originale e sempre di differenziarmi dai testi d’amore che si sentono in giro. Posso dire che ho cercato di generalizzare la nostra società, anche se non è una bella situazione a livello politico e sociale e questo sorprenderà chi mi conosce» .
Su cosa è fondata la sua vita oggi che è un cantante emergente lontano dai riflettori di un talent show? «La mia vita è fondata sulla musica e sui social network, che mi piacciono perché mi fanno stare in contatto con i miei fan. Però studio economia e lingue a Verona e faccio anche sport».
Chi è il suo mito? «Sicuramente Ed Sheeran, uno dei più originali di questi tempi. Lo sono andato a vedere a Londra e mi sono accorto di come un artista, anche se non lo conosci fisicamente e personalmente, può darti una mano ad andare avanti».
Sincero e diretto, Emanuelea non sembra molto temere l’esame del pubblico ora che il frutto di due anni di lavoro è nelle mani di tutti: «Sono otto brani dove l’imperativo per me è stato cercare di variare e non fare sempre le stesse cose o arrangiamenti. L’artista è bello perché cambia. E sono sicuro che chi semina raccoglie».