Foto di Felice De Martino
Dopo il successo dei singoli “Black Nirvana” e “Feeling”, Elodie torna in gara al Festival di Sanremo con il brano “Dimenticarsi alle 7”, scritto da Davide Petrella, Davide Simonetta e la stessa Elodie, prodotto da Hunter/Game.
La cantautrice fa il suo ritorno sul palco del Teatro Ariston per la quarta volta: la prima nel 2017 con il brano “Tutta colpa mia”, la seconda nel 2020 con “Andromeda” e la terza nel 2023 con “Due.
«Quando ero piccola pensavo al futuro, ma non mi sarei aspettata tutto questo. Non me ne frega di vincere il Festival, giuro, sono troppo felice già così. Sono emozionata e concentrata allo stesso modo. Per me non è solo una gara, l’importante è fare un buon festival».
Il brano “Dimenticarsi alle 7” unisce le due anime di Elodie: quella più classica, che rievoca la grande tradizione della musica italiana, e quella più dark e ipnotica, che richiama la musica elettronica. Il titolo stesso, “Dimenticarsi alle 7”, fa riferimento a un orario specifico della mattina, simbolo di un momento in cui, non essendo ancora andati a letto dopo una notte fuori, si cerca di dimenticare qualcuno, di lasciarsi alle spalle il passato, pur consapevoli che certe emozioni sono difficili da lasciar andare.
Elodie come tutti sanno è uno dei talenti musicali nati da Amici di Maria De Filippi nel 2016, ma da quel giorno ne ha fatta sicuramente di strada. «Oggi sono una donna, ho 34 anni. In questi anni ho avuto la possibilità di scoprirmi. Ovviamente a 18 anni, 20 anni, ma anche 25, non puoi sapere chi sei. Col tempo, crescendo, mi sono ascoltata, ho capito chi sono, cosa voglio, cosa non voglio, ed ho capito che oggi sono più consapevole dell’amore che provo per il mio lavoro».
A giugno Elodia sarà impegnato con “Elodie The Stadium Show”, due concerti evento – prodotti da Vivo Concerti – che si terranno l’8 giugno 2025 allo Stadio San Siro di Milano e il 12 giugno 2025 allo Stadio Maradona di Napoli.
«Sono molto felice e molto emozionata. Ci vuole ancora un po’ di tempo, ma posso dire che è una tappa inaspettata della mia vita e cercherò di presentare al meglio il mio show, che solitamente ho portato nei palazzetti. Lo stadio è sicuramente uno spazio più ampio per poter raccontare un progetto come il mio, quindi non vedo l’ora. Sicuramente ho un po’ d’ansia, quella da prestazione ce l’ho quotidianamente, penso ce l’abbiamo tutti, però è proprio questo che poi ti spinge a fare meglio».
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