Oggi esce nelle sale “Ella & John” (Titolo originale The Leisure Seeker), il nuovo film di Paolo Virzì con protagonisti gli attori Helen Mirren e Donald Sutherland. Nel cast anche Christian McKay, Janel Moloney, Dana Ivey, Dick Gregory, Kirsty Mitchell, Robert Walker Branchaud, Joshua Mikel, Leander Suleiman, Raul Colon, Robert Pralgo, Lindsey Moser.
The Leisure Seeker è il soprannome del vecchio camper con cui Ella e John Spencer andavano in vacanza coi figli negli anni ‘70. Una mattina d’estate, per sfuggire all’ospedalizzazione forzata, cure mediche, figli, regole sociali e sanitarie, i due coniugi decidono di salire a bordo del loro vecchio camper per una stravagante avventura, dai sobborghi di Detroit verso la California lungo la iconica Route 66. John è svanito e smemorato ma forte, Ella è acciaccata e fragile ma lucidissima, insieme sembrano comporre a malapena una persona sola e quel loro viaggio in un’America che non riconoscono più – tra momenti esilaranti ed altri di autentico terrore – è l’occasione per ripercorrere una storia d’amore coniugale nutrita da passione e devozione, ma anche da ossessioni segrete che riemergono brutalmente, regalando rivelazioni sorprendenti fino all’ultimo istante.
In “Ella & John” la poesia ironica e umana di Paolo Virzì sposa il genere americano “on the road”, con il risultato di una commovente e stravagante commedia che vede al centro della storia la bravura e vitalità di due interpreti d’eccezione, Helen Mirren e Donald Sutherland. «Lavorare con un’attrice sublime come Helen – afferma il regista Paolo Virzì – ed un’autentica leggenda come Donald è stato, oltre che elettrizzante, molto istruttivo. Mi incantavo a guardarli recitare, lui intenso e regale, ma anche buffo ed imprevedibile, lei acuta, saggia, spiritosissima e poi improvvisamente piena di foga, di rabbia, di dolore. Faticavo a dire la parola “stop”, anzi “cut!”. Forse è stato soprattutto per godere del piacere di condividere un’esperienza con due artisti che mi affascinano e mi emozionano che ho fatto i bagagli e sono andato a girare un film in America, almeno per una volta nella mia storia di regista italiano, anzi di Livorno».
Helen Mirren sul suo personaggio e sul film racconta: «Ero un po’ spaventata rispetto a un film che mette a fuoco in modo così realistico i guai della vecchiaia. Ma guardando le opere di Paolo Virzì, in particolare Il Capitale Umano, ho percepito la sua meravigliosa dimensione umana, la sua osservazione semplice, sagace, spiritosa delle situazioni più complicate e reali. La carta vincente di Paolo è la naturalezza con cui descrive comportamenti umani, con il loro coraggio e la loro fragilità, senza mai il ricatto melodrammatico. Adoro il suo stile».
Donald Sutherland concorda e dichiara: «Paolo è geniale e divertente, ma in un modo sottile e complesso. Colpisce la sua sensibilità, la sua profonda comprensione della condizione umana». Sulla motivazione che lo ha spinto ad interpretare il ruolo di John, un insegnante in pensione la cui mente, affollata di pagine di letteratura, inizia a perdere lucidità, Sutherland dice: «Stavo leggendo le prime venti pagine del copione, quando John mi si è seduto vicino e ha cominciato a parlarmi. Una conversazione meravigliosa, molto articolata, molto specifica. Era preciso ed eloquente, il copione gli stava piacendo molto, ed io non potevo certo contraddirlo».