Artista versatile, grande sognatrice e straordinaria interprete di ruoli che spaziano dal comico al drammatico, l’attrice Elisabetta Pellini ha firmato di recente la seconda regia del cortometraggio “La signora M”. Prossimamente sarà impegnata in alcuni progetti per il cinema e la televisione. L’abbiamo intervistata nel corso dell’ultima edizione del Gala del Cinema e della Fiction in Campania.
Alla Mostra del Cinema di Venezia hai presentato il cortometraggio da te diretto e dal titolo “Signora M”
«Sì, l’ho presentato a Venezia nella sezione dell’Italian Pavilion. Ho ricevuto anche un premio come miglior regia in Terra di Siena Film Festival. “La signora M” è stato girato in un castello a Montenero Sabina e tratta del malocchio. È una storia vera della sceneggiatrice Raffaella Anastasio, una mia amica, che si ricorda di quando lei era bambina e aveva la tonsillite, sua madre ossessionata dalla febbre della figlia, pensava avesse il malocchio. Si rivolge così ad una fattucchiera esperta dell’occulto, scoprendo che il malore della sua bambina non è frutto dalle dicerie da allontanare, ma dalle tonsille della piccola da rimuovere. E ho scoperto che il rito del malocchio, affinché abbia un esito positivo, bisogna ripeterlo per almeno tre volte».
C’è una ragione particolare per cui hai scelto questo tema?
«Sono superstiziosa, ma non troppo. Ad ogni scaramanzia c’è dietro il suo perché. Credo comunque che il lavoro degli attori sia molto legato al destino, alla fortuna».
Hai anche un colore fortunato che indossi in determinati momenti?
«No, indosso quello che in quel momento mi sta meglio, a seconda del momento. D’inverno il verde e il grigio, li evito, mentre d’estate con l’abbronzatura li preferisco».
Prossimi lavori?
«Prossimamente sarò nel cast della serie televisiva Scomparsa, per la regia di e Fabrizio Costa, con Vanessa Incontrada e Giuseppe Zeno. Il mio è un ruolo drammatico, nei panni della moglie del commissario Pietro Nemi (Zeno). Per il cinema dovrebbe uscire nelle sale “Stato di ebrezza” di Luca Biglione. Inoltre avrò un piccolo ruolo anche molto carino nella serie Sirene, che andrà in onda sempre su Raiuno. Il mio personaggio sarà comico, un’attrice di Colpi di cuore, la telenovela che le sirene guardano per cercare di capire sempre di più il comportamento umano».
Un’altra volta in un ruolo comico, dopo Gomorroide de I Ditelo Voi.
«Nella vita sono una persona comica. A livello lavorativo ho interpretato diversi ruoli, dalla dark lady alla suora, dalla tossica alla prostituta. Il bello di fare l’attrice è proprio questo, quello di giocare ad essere qualcun altro».
In che modo ti avvicini ai personaggi?
«Leggo attentamente la sceneggiatura e faccio una scaletta di quello che succede al mio personaggio, anche perché quando andiamo a girare, le scene non hanno un ordine cronologico come lo vedete voi a prodotto montato e finito. Inoltre cerco di capire a fondo la psicologia del personaggio che interpreto, mi piace moltissimo. Se non avessi fatto l’attrice, forse sarei diventata una psicologa. Il mio sogno sarebbe quello di capire al meglio le persone e ricevere anche meno fregature nella vita.»
Quali sono i sogni nel cassetto di Elisabetta?
«I sogni sono segreti e se li dico non si avverano. Sognare è la cosa più bella della vita. Bisogna sempre sognare in grande, non bisogna essere tirchi nella vita, ma soprattutto sui sogni».
Dai tuoi social si evince che ami molto viaggiare.
«Mi piace conoscere le culture, la gente, ogni posto è ricco di cose da conoscere. Anche se ti sposti in Italia, un Paese meraviglioso, ti rendi conto che ogni regione ha la sua ricetta, un suo prodotto, un proprio modo di pensare, di vestire, di comportarsi. È bellissimo visitare questo Paese, che dal Nord al Sud cambia tantissimo. In ogni città che visito, cerco di conoscere delle storie, di ascoltare, di confrontarmi e di rubare delle immagini consenzienti, perché bisogna avere anche rispetto per chi non ama essere fotografato».