È stato assegnato all’attrice Marisa Laurito l’incarico di direttore artistico del Trianon Viviani per il triennio 2020/2022, un ruolo che dal 2006 – quando il teatro è diventato di natura pubblica – è stato ricoperto da Nino D’Angelo (due volte) e Giorgio Verdelli.
La popolare attrice è stata nominata oggi dall’assemblea dei soci fondatori, «in funzione del [suo] progetto organico del teatro Trianon Viviani quale polo di riferimento per la promozione e valorizzazione della musica napoletana, del teatro musicale napoletano e della canzone tradizionale napoletana».
Con questa nomina Marisa Laurito sarà la prima donna a guidare il teatro di Forcella. Inoltre, l’assemblea dei soci ha deliberato l’implementazione di due progetti speciali triennali: il primo per un programma di attività teatrali di inclusione sociale, curato da Davide Iodice (al quale, proprio oggi, è stato assegnato il premio nazionale della Critica 2019), il secondo, affidato a Nello Mascia, sarà dedicato a Raffaele Viviani, il maggiore commediografo partenopeo del Novecento, cui è dedicato il teatro, di cui l’anno prossimo ricorrerà il settantesimo anniversario della morte.
Intanto, dopodomani, giovedì 31 ottobre, alle 21, il teatro inaugura la stagione 2019/2020 con “Quelle del Festival… Le indimenticabili canzoni di Napoli”. L’appuntamento sembra prefigurare l’identità di promozione e valorizzazione della canzone napoletana stabilita dallo statuto della nuova fondazione.
Dieci cantanti e varî ospiti, tutti insieme per un grande concerto di una ventina di «indimenticabili canzoni di Napoli». In programma molti successi dello storico festival di Napoli, contrappuntati dalla proiezione di video e interviste a personaggi che testimoniano un’epoca, con aneddoti, curiosità e approfondimenti: un percorso musicale che si dipana da Sciummo, presentata da Sergio Bruni nella prima edizione del 1952 e successivamente cantata anche da Frank Sinatra, a Core spezzato del 1968.
Maurizio Palumbo, ideatore e regista dello spettacolo, ha voluto inserire nella scaletta musicale anche alcuni celebri brani presentati da interpreti partenopei al festival di Sanremo. «È una sorta di gemellaggio tra il festival di Napoli e quello di Sanremo – spiega Palumbo –, nel ricordo della manifestazione che si tenne nel 1932 nel casinò municipale della città ligure, il “festival della Canzone partenopea”, ideato e organizzato da Ernesto Murolo, il poeta autore di “Serenata napulitana”, padre di Roberto Murolo». Ecco quindi brani come Il mare di Sergio Bruni, del 1960, e Jammo ja’, cantata nel 2010 da Nino D’Angelo e Maria Nazionale.
Protagonisti dello spettacolo, prodotto da Sud promotion, sono Giusy Attanasio, Alessia Cacace, Luciano Caldore, Gino Da Vinci, Enzo Esposito, Mavi Gagliardi di Sud 58, Alfredo Minucci, Teresa Rocco, Antonio Siano e Lino Tozzi. Dirige l’orchestra Peppino Fiscale, che ha curato anche gli arrangiamenti musicali. Lo spettacolo, in due tempi, è presentato da Edda Cioffi. Con la scenografia di Quintessenza, è curato da Luciano Quagliozzi (direttore di palcoscenico), Daniele Chessa (audio) e Gianluca Sacco (luci).
Il ricco e articolato cartellone, curato dal direttore artistico uscente D’Angelo, si compone di quattordici spettacoli a prezzi popolari, tra musica, teatro musicale e commedia, con la partecipazione di molti artisti beniamini del pubblico. Chiuderà la stagione un’edizione particolare del fortunato spettacolo musicale Carosone, l’Americano di Napoli, in occasione del centenario della nascita del grande cantante, compositore e pianista partenopeo: scritto da Federico Vacalebre, biografo del musicista, vede protagonista in scena Andrea Sannino, affiancato da Giovanni Imparato e Claudia Letizia, con gli arrangiamenti di Lorenzo Hengeller e la regia di Nello Mascia.