È uscito “In Dreams”, il nuovo album dei From The Ashes. Sembra arrivino dall’Est, invece la band alternative rock ha origini puramente romane. Loro sono Marco De Vincentiis (Lead Vocals), Andrea Colitto (Piano, guitar, vocals), Carlo Buttinelli (Guitars, Vocals , synth), Carlo Venezia (Bass, piano) e Gianluca Terrinoni (Drums and percussions). I From The Ashes sono cinque musicisti che nascono a Roma nel 2012. Nella primavera del 2015 la voce del gruppo, Marco De Vincentiis – giovanissimo cantautore di origini napoletane – partecipa al programma televisivo “The Voice of Italy”.
Il loro nuovo lavoro discografico “In Dreams” – anticipato dal video del brano Celebrate – contiene undici brani dai suoni britannici, che si evolvono in un crescendo che pulsa di un sound acutamente rock. “Morning” è un pezzo melodico, dalle sonorità molto delicate. In “Abigail” esplode il ritmo rock in cui riconosciamo le caratteristiche costitutive della band. Una vivace apertura di chitarre in “Celebrate”, il brano guida dell’extended play che muove un rock pop appassionato. Un’acustica di avvolgente respiro la troviamo in “Everythings Ends” dove la prima parte incornicia l’atmosfera di romanticismo musicale, per poi lasciare spazio alle batterie intonanti, che si accendono di energia. “In Dreams”, il brano che dà il titolo all’album ci fa vivere uno scenario a metà strada tra il sogno ed il mistero. Un motivo che potrebbe rimandare agli echi di un Phil Collins agli esordi. Un pezzo dall’interessante acustica, seppur dia per certi versi, sensazioni di sospensione. “Jewel” conferma quanto sia vibrante l’album dei From The Ashes. Ricercatezza e fascino degli effetti acustici ne compongono l’intera atmosfera. Danza melodica in “Wake me”, dove riconosciamo accordi comuni a “Morning”. Largo spazio strumentale in “A floating light”, in cui il tono vocale rende ancor più interessante l’ascolto dell’evoluzione orchestrale. “The trees” è un inno alla natura che prosegue poi con “Sunrise” in cui la lentezza del primo, lascia il posto ad una chitarra ritmica che accoglie il movimento del testo, di più ampio respiro pop rock. In Dreams si conclude con “A new day”, rincontrando una sottile delicatezza musicale.
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