Dove sono Samantha Fox e Rick Astley? Ad Acceleration 2014, la tappa italiana della gara d’auto. Se fosse stato il 1987 sarebbe saltato in prima pagina su tutti i giornali. Invece Celebrate The 80′s & 90′s With The Hoff, il minifestival nostalgico messo in piedi a Monza per la tappa italiana della gara d’auto Acceleration 2014, è quasi passato in sordina sui grandi media. Ma non per le migliaia di persone che hanno accolto la festa degli anni 80 e 90 con entusiasmo e calore paragonabili, se non numericamente, agli eventi di questo tipo che da anni si organizzano in Europa.
Le stelle della sera erano tutte datate anni Ottanta, ma le sorprese non sono mancate. A introdurre il cast è stato David Hasselhoff, di Baywatch, l’uomo che ha fatto dei serial la sua missione, da Supercar in poi. Ma qui era in veste di cantante, una veste inedita per l’Italia visto che i suoi maggiori successi discografici da noi sono pressoché sconosciuti. Ma è stato gradevole e ironico e a tratti anche coinvolgente. Ha cantato, tra gli altri, Looking For Freedom, uscita nell’89 e cantata mentre cadeva il muro di Berlino, come lui stesso ricorda nel live. E poi Jump in My Car, la cover del famoso pezzo di Ted Mulry degli anni 70. La canzone ha avuto nel decennio scorso un’incredibile ripescaggio in Inghilterra ed è diventato un top 3 hit unico per Hasselhoff. In Germania invece, Hoff è sempre stato considerato un fenomeno pop a tutto tondo.
Dopo l’esordio dei Twenty 4 Seven, che hanno maldestramente miscelato la loro mitica I Can’t Stand It del 1990 ad altri successi minori, è arrivata subito la prima vera star dell’evento. Samantha Fox, sì proprio lei che sui poster dei teen mag del 1986 gridava Touch Me. È stato divertente e per un attimo commovente quando, prima di intonare il suo mega successo, Samantha (outing, reality show e 30 anni di tabloid press alle spalle) ha detto: Do you still want to touch me in 2014?
Durante il suo breve set ha riproposto dal vivo (ma le basi erano in playback) e con grande maestria scenica (balletto compreso) Nothing’s Gonna Stop Me Now e la cover Ionly Wanna Be With You. Ci ha provato con Surrender (il suo primo insuccesso) e ha lasciato a bocca asciutta gli amanti della house che volevano risentire Love House, il suo inno dell’88 sul trend imperante dell’epoca. E no, non è spuntata Sabrina per il duetto su Call Me dei Blondie lanciato qualche anno fa.
Poi è arrivato Rick Astley, in perfetto amarcord da Festivalbar dei tempi d’oro. Astley, a cui Mtv Europe nel 2008 ha dedicato un award tributo (che non ha ritirato personalmente), è uno dei primi soul pop idol del panorama inglese. Quando ha cantato Never Gonna Give You Up ha detto “siamo stati insieme fin dal 1987”. Ma con un rapporto intermittente con la sua carriera e la celebrità, Astley non ha sempre saputo coltivare il suo consenso. Di indubbie qualità vocali, il cantante è ancora a suo agio quando intona Whenever You Need Somebody, sebbene il suo repertorio non gli permetta di fare molto con la voce che ha. In ogni caso, considerato che si era ritirato negli anni 90, è sempre un evento rivederlo live. E si mantiene pure bene (è del 1966 come la collega Fox, anche se non ne condivide divertissement danzerecci).
Il programma di Acceleration14 prevede anche una serie di dance act dagli anni 90 che un tempo riempivano le discoteche di mezzo mondo. Dopo l’apparizione di DJ Sash, tra tutti hanno svettato (come si diceva un tempo) i divertenti Vengaboys che con le loro hit (e dei completini da far invidia ai Village People) dall’Olanda hanno portato un po’ di buonumore sul palco brianzolo. Bum Bum Bum, Goint To Ibiza hanno fatto da preludio al nuovo hit, 2 Brazil che sperano li rilanci in occasione dei mondiali di calcio. I 2 Unlimited invece sono un duo sempre di eurodance che hanno dei successi club davvero forti ancora dopo 20 anni, (No Limits su tutti) messi in risalto dalla vocalist Anita Doth. Recentemente dopo beghe legali sull’utilizzo del nome sono tornati a lavorare assieme con i produttori fiamminghi che li avevano lanciati.
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