Al Teatro dell’Opera di Roma, in scena il balletto “Don Chisciotte” su musiche di Ludwin Minkus, coreografia di Laurent Hilaire ispirata alla versione originale di Mikhail Baryshnikov. Il balletto che inaugura la stagione 2017/2018 del teatro, ha goduto della presenza di due artisti internazionali, quali Vladimir Radunsky e A.J. Weissbard, per costumi, scene e luci.
Una nuova versione del balletto a cui il coreografo Hilaire ha aggiunto delle danze, quali il Fandango e la Danza delle Gitane, mentre lo stesso Baryshnikov ha deciso di lasciare, allo spettacolo, uno stile favolistico, tra divertimento e ingenua sincerità. Le scenografie sono state affidate all’estro di Vladimir Radunsky, uno degli illustratori per ragazzi tra i più noti al mondo, con la collaborazione di A.J. Weissbard il quale ha visto la scenografia come un giocattolo da montare, come accade immediatamente all’inizio del primo atto, dove i ballerini montano loro stessi la scenografia, allestendo il villaggio dove vivono Kitri e Basilio. Anche i ballerini indossano abiti grotteschi, apparendo come protagonisti di un fumetto. L’insieme dei due progettisti regala al pubblico la visione di un’istallazione che ha un forte impatto visivo, colorata e originalissima.
La storia, tratta dal famoso libro “Don Chisciotte” dello spagnolo Miguel de Cervantes, racconta dell’amore di Kitri per Basilio, contrastato dal padre che la vuole, invece sposa ad un ricco signore. I due incontrano Don Chisciotte che arriva al villaggio alla ricerca della sua Dulcinea, che pensa di vedere nella giovane innamorata. Rinunciando alla giovane, Don Chisciotte decide di aiutare i due innamorati, cercando di sviare il padre di Kitri. Il balletto, si conclude con il matrimonio dei due innamorati e la festa di nozze in cui l’amore vince sulle difficoltà.
Il balletto del Teatro dell’Opera di Roma, diretto da Eleonora Abbagnato, da prova di un impegno collettivo relativo all’esibizione della coreografia. I protagonisti, Rebecca Bianchi e Angelo Greco, applauditissimi interpreti, regalano armonia e una buona performance. Accompagnati dalle buone prove della coppia Mercedes ed Espada, interpretati in questa rappresentazione da Marianna Suriano e Michele Satriano; mentre un plauso per interpretazione e stile va ad Amore nella versione offerta da Flavia Stocchi leggiadra portatrice di questo sentimento.
I colori sono i padroni indiscussi del primo ed ultimo atto, mentre nel secondo è il romantico sogno di Don Chisciotte, contornato dalle stelle e dal corpo di ballo che fa sognare insieme al protagonista.
Nel finale si gode del bianco incontrastato della festa, mentre le performance dei ballerini, giunti ormai alla fine dello spettacolo, raggiungono grandi livelli. Lo spettacolo bello da vedere, regala emozioni e divertimento, mentre l’orchestra del Teatro dell’Opera, diretta da David Garforth, accompagna le scene con maestria.