Il Teatro nel Baule porta in scena al Nuovo Teatro Sanità lo spettacolo “Desidera”, vincitore dell’avviso pubblico, che il teatro di piazzetta San Vincenzo dedica ogni anno alle compagnie under 35 per dare un’opportunità di visibilità ed esprimere nuove idee creative. Interpretato e diretto da Simona Di Maio e Sebastiano Coticelli, con Giuseppe Brancaccio, Amalia Ruocco e Dimitri Tetta, la pièce indaga il tema dell’assenza e della mancanza che muovono il desiderio e lo fa attraverso uno spettacolo quasi senza parole.
Un letto, una finestra, una porta, un tavolino e una sedia ribaltate riempiono la scena. Un uomo anziano entra ed esce con dei fogli in mano sembra stia cercando qualcosa. Dopo una serie di clownerie divertenti, estrae dalla giacca un aeroplanino di carta. Rappresenta il primo di quelli che saranno i suoi ricordi che si animano sulla scena.
Ispirato alla figura dello scrittore e aviatore Antoine de Saint Exupéry e alle sue storie semplici, anche questa una storia semplice che viene narrata: quella di un uomo che sognava di fare l’aviatore. I suoi sogni si infrangono, forse a causa della guerra. Perde sua moglie a causa di una malattia che la porta alla morte e per questo perde tutti i suoi desideri e si chiude in sé stesso. Vorrebbe ritornare indietro nel tempo, o farlo rivivere, “ma indietro non si torna”. I ricordi sono vivi e riemergono attraverso altre due coppie di attori, alter ego del personaggio in scena.
Uno spettacolo quasi senza parole è quello messo in scena da questi bravissimi attori, che vive di movimento scenico dove i corpi spesso si muovono all’unisono e scandiscono le immagini, mentre la musica suggerisce i toni e le emozioni, in mancanza di dialoghi. L’uomo trova alla fine la realizzazione del sogno, lo vediamo infatti, vestito da aviatore seduto su una sorta di aeroplano, ( costruito con il tavolo che rappresenta il manubrio, e un ventilatore che ci ricorda l’elica dell’aereo) dove metaforicamente ha trovato una sorta di riapertura verso l’esterno, magari verso le stelle, ha quindi fatto pace con se stesso e i suoi ricordi e desideri.