Termina zero a zero il “Derby della Madonnina” tra Inter e Milan numero 214 (in campionato), in un San Siro tutto esaurito come non lo si vedeva da tempo, segno che questa antica rivalità conserva sempre il suo fascino, nonostante Ie due squadre militino nella zona centrale della classifica e stiano vivendo un momento piuttosto complicato. Berlusconi alla vigilia ha affermato che chi avesse vinto sarebbe uscito dalla crisi, mentre chi avesse perso vi sarebbe sprofondato ancora di più. E se avessero pareggiato? Probabilmente avrebbe detto che sarebbe servito poco ad entrambe, e infatti il risultato finale fa tutti scontenti, dal momento che la zona Europa League rimane lontana e restano solo sette partite da giocare.
Le squadre si sono divise perfettamente i due tempi di gioco: il primo di marca rossonera, il secondo a tinte neroazzurre. Il match, infatti, dopo quindici minuti di iniziale attacco dell’Inter, vede il Milan aumentare i giri e affidarsi alle giocate individuali di Menez e Suso, che impegnano più di una volta Handanovic. Al 29” ci sarebbe anche l’occasione per i tifosi rossoneri di esultare, ma il gol di Alex viene prontamente (e giustamente) annullato per fuorigioco di De Jong. Nella ripresa l’Inter scende in campo con un piglio completamente diverso: Icardi, in veste di attaccante rifinitore, e Palacio, in veste di finalizzatore, fanno ballare la difesa avversaria per tutto il secondo tempo. I nerazzurri collezionano occasioni su occasioni, andando a segno due volte, ma l’arbitro Banti, coadiuvato dall’assistente Vuoto, annulla in entrambi i casi: il gol di Palacio è viziato dal fuorigioco di Icardi e un clamoroso autogol di Mexes non viene convalidato per fallo precedente dell’attaccante argentino ex Genoa su Antonelli. Il Milan stacca la spina: Bonaventura salva sulla linea un colpo di testa di Ranocchia e Diego Lopez si supera su Juan Jesus prima e su Palacio poi, opponendosi di puro istinto ad una conclusione a botta sicura da un metro. I rossoneri si vedranno solo nel finale con un timido tentativo di Destro, ma la vera ultima occasione è ancora dell’Inter che va vicina al gol con una girata di sinistro di Icardi.
Partita, nel complesso, noiosa e a sprazzi, con poco palleggio e tanto contropiede. Chi recrimina è l’Inter, che non è riuscita a concretizzare le numerose occasioni venutesi a creare nel secondo tempo e che lamenta un fallo di mano di Antonelli in area di rigore, non sanzionato da Banti. Gli unici aspetti positivi, in questo derby dei gol annullati, sono l’esordio dal primo minuto, tra le fila dei nerazzurri, dell’ivoriano classe ’96 Gnoukouri, autore di una buona prestazione, e la spettacolare coreografia (in foto) della Curva Nord, raffigurante il Castello Sforzesco.
Se i tempi in cui capitan Maldini e capitan Zanetti si stringevano la mano e si scambiavano i gagliardetti prima del fischio d’inizio sembrano lontani, questo derby, che passerà alla storia solo per essere terminato zero a zero dopo undici anni dall’ultima volta, dovrà servire, quantomeno, a far riflettere su quella che è la situazione attuale del calcio meneghino.
Cerca
-
Articoli recenti
- Intervista a Gennaro Duello, giornalista e scrittore molto apprezzato
- Caserta infinita, il titolo della 51esima edizione di Settembre al Borgo
- Addio a Toto Cutugno
- Gianni Sallustro e la sua voglia di fare teatro
- Intervista a Rosalba Di Girolamo, attrice ed architetto con la passione per la scrittura
Find us on Facebook
-