Domani 21 giugno, alle ore 21.00, il Teatro Mercadante ospiterà lo spettacolo Dejeuner en l’air con Daniel Auteuil accompagnato dai musicisti Julien Noel al piano e Arman Melies alla chitarra.
Ecco come il noto attore ne parla: ”Un giorno, due o tre anni fa, mentre cercavo una foto che avevo nascosto fin troppo bene, ho fatto cadere un libro che si è aperto alla prima pagina . Ho riconosciuto immediatamente la calligrafia di mia madre: Per Dany mio caro figlio ecco le meravigliose poesie di Paul –Jean Toulet da leggere quando sarai grande. Avignone 1957 Mamma. In quel momento pensai che mia madre ci avesse messo molto tempo per capire che ero ormai cresciuto. Ho letto e riletto queste Controrime con sempre maggiore trasporto fino a quando, chissà perché, ho cominciato ad associare degli accordi di chitarra a queste emozioni. A poco a poco le melodie nascevano su ogni nuova poesia che stavo leggendo. Come Monsieur Jourdain (N.d.r.Personaggio della commedia Il borghese gentiluomo di Molière) che scriveva prosa senza saperlo, anche io componevo canzoni senza volerlo. È nato tutto come un gioco nel segreto della mia stanza e poi, quando si ha il cuore troppo pieno, viene fuori il desiderio di condividere. Così, siccome è questa la mia professione, sono passato dalla camera da letto al palcoscenico. È questo ciò che chiamano musica da camera?”.
Lo spettacolo , al suo debutto italiano per il Campania Teatro Festival rientra tra quelli imperdibili inseriti nella Sezione Internazionale. Quando ci capiterà infatti di assistere dal vivo ad una prova attoriale e da navigato chansonnier di Daniel Auteuil? Sappiamo altresì che accanto alle liriche di Toulet ascolteremo poesie di Guillaume Apollinaire (1880- 1918) e Arthur Rimbaud (1854-1891).
Per comprendere al meglio lo spettacolo vi forniamo alcune informazioni sul poeta Paul-Jean Toulet. (1867-1920) Esponente del Simbolismo francese raggiunse la notorietà collaborando a La Vie parisienne, nota rivista parigina. La sua raccolta di versi più famosa è Le controrime, pubblicata postuma e tradotta in italiano dallo scrittore siciliano Gesualdo Bufalino.
Vi trascriviamo una lirica, precisamente la LXX:
“La vita è, più che l’ombra sopra il muro,/un inane miraggio;/ ma quello che vi traccia al suo passaggio, /geroglifico oscuro,
mi seduce, il tuo riso come un volo/di spade lampeggianti,/ e quei tuoi stessi menzogneri pianti/ che specchiavano al sole.
Pure non è morire un’ombra vana,/ se hai paura, la notte,/ non ascoltare il tuo cuore che batte:/è troppo strana pena.
Daniel Auteuil avrà musicato proprio questa? Lo scopriremo domani sera…