Dario Fo torna a teatro con In fuga dal Senato testimonianza civile e politica di Franca Rame, tratta dal libro ultimato negli ultimi giorni di vita dell’attrice.
Una presentazione-spettacolo (con Dario Fo, Maria Chiara Di Marco, Roberta De Stefano, Jacopo Zerbo – assistente alla regia Fabrizio De Giovanni. Testo a cura di Francesco Emanuele Benatti – con la collaborazione di Jessica Borroni, Chiara Porro, Michela Casiere e Luca Vittorio Toffolo) dedicata al libro In fuga dal Senato, il prezioso lascito in cui Franca Rame ripercorre l’amara esperienza vissuta in Parlamento tra il 2006 e il 2008, un viaggio della durata di 19 mesi nel luogo che l’attrice definisce “il frigorifero dei sentimenti”, narrato senza mediazioni e con la sensibilità teatrale e comica di chi è stata da sempre sulla scena; un racconto drammatico e al contempo grottesco legato a doppio filo all’impegno civile e politico durato per decenni e mai terminato, nemmeno dopo le sofferte dimissioni.
«Franca ha detto e ripetuto, nei suoi scritti e negli interventi sia in teatro che in dibattiti pubblici, che noi stiamo vivendo in una società il cui programma fondamentale è: disinformare – dichiara Dario Fo – Cioè attraverso la gran parte degli interventi televisivi, radiofonici, giornalistici, arrivare a ubriacare un pubblico a forza di fandonie e notizie scandalistiche ad effetto per giungere a ipnotizzare la gente dentro una caterva di interventi banali, vuoti di ogni valore culturale e soprattutto manipolati, cioè falsi. Perciò Franca ha voluto lasciare questo scritto, frutto di un’esperienza che parte dalla sua giovinezza, dalle lotte sociali, gli interventi contro lo sfruttamento del lavoro spesso mafioso, contro le guerre di conquista camuffate da battaglie per la pace ma tempestate di cadaveri… Fino alla sua ultima esperienza, quella in Senato, e alle sue sofferte dimissioni.»
Più che critica allo spettacolo, si può solo omaggiare uno dei più grandi interpreti della storia italiana. Ho assistito per la prima volta ad uno spettacolo del maestro Dario Fo, che avanza con gli anni, fisicamente indebolito, ma con una vitalità e una forza da far invidia al più sveglio dei ragazzini.
Tutti in platea siamo usciti come da una sala giochi, e anche se si affrontano temi duri, toccanti come quello del G8, lo sberleffo non manca mai e la sua arte, è sempre ineguagliabile. Ha amato sempre alla follia Franca Rame, il loro è stato da sempre un teatro impegnato, e il successo, il premio Nobel, non hanno intaccato minimamente l’onestà intellettuale dell’ uomo in primis e dell’ attore Dario Fo. Lo spettacolo è rocambolesco, ricco di aneddoti, e le tre interpreti in scena sono esplosive, impetuose, dirette e grazie al loro maestro diventano un unico corpo, che dà voce a Franca Rame.
COMPLIMENTI