Le “Notti di note” al Teatro Karol riprendono con il viaggio in musica dal Vesuvio all’Andalusia proposto da due virtuosi chitarristi della scena partenopea e internazionale, Mario Maglione e Espedito De Marino, due artisti cresciuti sotto l’egida del grande maestro Roberto Murolo che ripercorrono, attraverso due chitarre e una voce, tutti i pezzi più classici della tradizione mediterranea, sopratutto partenopea con alcune citazioni d’oltreoceano. Si parte infatti con la tarantella che prende risvolti strumentali gipsy e si arriva a Fenesta Vascia tra le più antiche canzoni napoletane e poi ancora Luna Rossa, Malafemmena, Era de maggio, Uocchie c’arraggiunate, Voce e’ notte, dove il pubblico viene invitato dallo stesso Maglione a cantare e a tenere il ritmo come in Tammurriata nera, ‘O surdato ‘nnammurato, Regginella. La parte strumentale, tutta affidata agli eclettismi di De Marino, si alterna al cantato e spazia da Volare in versione gipsy a Acquarello dell’artista brasiliano Toquino, da Torna a Surriento a Granada, da ‘Na voce ‘na chitarra e ‘o poco ‘e luna a Tarantella a Napoli composta dallo stesso De Marino. Il bis finale, chiesto a gran voce da un pubblico che proprio non voleva lasciare la sala, è affidato alla bella Preghiera ‘e pescatore scritta dallo stesso Maglione con il testo dell’attore Benedetto Casillo che viene eseguita tutti gli anni il 10 settembre nella chiesa di Piedigrotta in onore della festa della Madonna dei pescatori che dava l’avvio anche alla notissima festa di Piedigrotta che per tanti anni ha portato alla ribalta con il suo festival grandi cantanti e autori della musica napoletana.