Esce nelle sale giovedì 4 luglio, distribuito da No.Mad Entertainment, Charlie Says, un film di Mary Harron (Ho sparato a Andy Warhol; American Psycho), interpretato da Hannah Murray, Sosie Bacon, Marianne Rendon, Marritt Wever, Grace Van Dien nel ruolo di Sharon Tate e Matt Smith (già protagonista della serie Dr Who) nel ruolo di Charles Manson. Il film, già presentato alla Mostra del Cinema di Venezia e al Tribeca Film Festival, sarà proiettato in anteprima romana domenica 16 giugno (ore 21.15) presso il Nuovo Cinema Aquila nell’ambito della 39a edizione del Fantafestival, che si tiene a Roma.
Charlie Says, sceneggiato Guinevere Turner (Go Fish), alla sua terza collaborazione con la regista, è un viaggio nella mente di Charles Manson, musicista, manipolatore e mandante degli efferati omicidi che sconvolsero gli USA nell’estate del 1969, tra cui l’assassinio di Sharon Tate. Il film si addentra nella psiche del leader criminale, attraverso gli occhi di Karlene Faith, psicologa di tre giovani donne entrate a far parte della setta, dopo aver subito il lavaggio del cervello, e condannate all’ergastolo. In una escalation di follia e annullamento della volontà, viene ripercorsa la vita all’interno della “Famiglia Manson” e il rapporto di queste giovani con l’uomo che ha segnato le loro vite. Che potere aveva Charles Manson sulle sue prede? Cosa è scattato nella loro mente?
«Questo film – dichiara la regista – non è un’opera a difesa delle colpevoli. Ho cercato di comprendere come e perché queste giovani donne siano arrivate a fare cose terribili. Il film è una storia drammatica sugli anni Sessanta. Ha attinenza con i giorni nostri e la gente troverà dei parallelismi con eventi di oggi. ma parla anche di questioni senza tempo, di abuso e dominio, cose che sono successe nelle famiglie, nelle relazioni e nelle società nel corso della Storia».