Dagli Studi The Beehive di Los Angeles, alle ore 22.00 (ora italiana) parte il concerto virtuale di LP realizzato in multicamera, video HD e con ben 80 canali audio. Annullati tutti i concerti, anche le tappe del tour italiano, causa COVID-19, l’artista newyorchese ha voluto richiamare da tutto il mondo i suoi fan e cantare per loro i brani che l’hanno resa famosa, primo fra tutti Last on You con l’aggiunta dell’ultimo, uscito sulle piattaforme digitali a fine luglio, dal titolo The One That You Love .
Accendiamo il computer una mezz’ora prima che tutto abbia inizio per essere sicuri di non avere problemi di connessione, fissiamo le cuffie e muniti di password entriamo nel sito lpveeps.com che trasmette il concerto. Sul display compaiono le iniziali in nero di Laura Pergolizzi su uno sfondo fucsia e in alto a destra un orologio che scandisce il countdown. Ecco, ci siamo, l’attesa sta per finire 5,4,3,2 1…LP compare sullo schermo con un giubbino rosso stile militare, pantaloni e stivali neri sulle note di When we’re high, con i suoi riccioli neri scomposti, l’orecchino che riproduce una croce, le collane con i ciondoli marinareschi, alle dita un grosso anello d’oro che riproduce la testa di un leone che sostituisce quello abituale in argento con un teschio. Saluta e ringrazia i suoi fan mentre si fanno strada le note di No witness, supportata nel coro dalla sua band. E’ poi la volta di Other people, secondo singolo in uscita dopo Last on you, disco d’oro che l’ha confermata, dopo anni di gavetta e di compositrice per altre stelle della musica ( Rihanna-Christina Aguilera,Backstreet Boys …)l’artista-rivelazione 2017. Ma ecco Dreamer un brano contenuto nel suo ultimo album dal titolo Heart to Mouth il cui ritornello viene ripetuto lentamente e in modo suggestivo da LP che ha realizzato la scaletta del concerto dopo aver istituito una sorta di sondaggio tra i fan sui brani da proporre. È poi la volta di Tightrope e in mancanza del famoso filo rosso che nei concerti dal vivo i suoi sostenitori le lanciano, si appoggia all’asta del microfono in mancanza della sua compagna Lauren Ruth Ward che, ne siamo certi sta seguendo con la nostra stessa trepidazione, da dietro le quinte, la performance emozionante e superba di LP. A questo punto il giubbino rosso vola e scopre una camicetta in seta nera che consente di mostrare al meglio i numerosi tatuaggi a partire dal famoso veliero sul petto alla recente pantera sul braccio. Beve un sorso d’acqua e un assistente le offre un asciugamano rinfrescante per aspergere il sudore. Nello studio tra luci, amplificatori, tensione della diretta ed emozioni, la temperatura è a 1000! Immaginiamo la partecipazione dei fan, la voglia di stare tutti insieme in questo primo giorno rovente d’agosto, la voglia di cantare con LP e per LP dimostrandole che non siamo lontani dal suo sentire e percorsi da un’energia che esplode in gola e nei cuori. Non importa se qualcuno di noi è stonato o canta fuori tempo. Siamo lì, a Los Angeles con e per LP!
Il concerto prosegue con un brano storico: Into the Wild cantato con il supporto della band ed impreziosito da un vibrato che scuote l’anima. Ed ecco Strange con il famoso assolo di armonica a bocca. Anche durante i concerti dal vivo, al termine del brano LP fa ruotare lo strumento tra le sue dita affusolate e lo lancia in aria per poi riprenderlo tra gli applausi del pubblico. Ma questa volta manca la presa e, scusandosi ride in quel modo unico che tutti conosciamo. L’esecuzione non fa certo rimpiangere quella fatta a Verona insieme a Elisa. Ma ecco che si spengono completamente le luci. C’è un’attesa rarefatta e sospesa come si conviene ad un brano intimo e sofferto: Recovery. Questa volta l’arrangiamento prevede gli archi e le parole della canzone vengono quasi sussurrate per accentuarne il significato doloroso.
È la volta poi di Tokio sunrise che consente a LP di dimostrare ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, la notevole estensione della sua voce. Gli acuti sono pazzeschi e temiamo, paura infondata, che i grappoli di note possano risultare stridenti e sgranati. È un brano musicalmente difficilissimo che LP esegue spesso a metà del concerto quando la sua voce è ben riscaldata. Ma ecco che si fanno strada le atmosfere western dell’ultimo brano prodotto da Mike Del Rio: The One That You. Nel video che lo accompagna si vede LP, perfetta amazzone. “Dont’that my love like a habit”…non dare il mio amore per scontato perché ogni giorno deve essere una conquista ed il fuoco della passione deve essere costantemente alimentato Nel duello nessuno vince e nessuno perde. La vittoria spetta sempre e soltanto all’Amore.
Muddy waters viene eseguita, come di consueto, con l’utilizzo di un tamburello al quale LP è particolarmente affezionata e Girls Go wild con la solita aria spensierata e quasi vacanziera. Shaken e Special con le loro note ritmate sono ideali per introdurre e far apprezzare al meglio il brano di chiusura Last on you. LP, visibilmente stanca ma felice, ringrazia i suoi musicisti e tutti coloro che si sono connessi. Il concerto è durato esattamente 1h,13m e 50 s. Musica pura ed emozioni fortissime …
E pensare che il 1° agosto del 2017 LP era a Napoli, all’Arena Flegrea per il Noisy Festival. Inutile dire che noi c’eravamo e sullo striscione, in bella vista, avevamo scritto in inglese: LP, Napoli Ti Ama!