“Cuore puro – favola nera per camorra e pallone” di Roberto Saviano al Teatro Sannazaro di Napoli, regia di Mario Gelardi con Vito Amato, Emanuele Cangiano, Carlo Di Maro, Francesco Ferrante,
Antonella Romano, prodotto da Sardegna Teatro e Teatro Sannazaro .“Cuore puro-favola nera per camorra e pallone” nasce da un racconto che poi negli anni Saviano ha trasformato in un romanzo, che prende spunto da un fatto di
cronaca realmente accaduto.
La storia è incentrata su tre ragazzi e le loro passioni, divisi tra il sogno rappresentato dall’amore per il pallone e la realtà che li vede assoldati dalla camorra
(Tonino il procuratore) in veste di sentinelle del territorio.
Per Dario, Giuseppe e Ciro il calcio potrebbe essere un ancora di salvezza, un modo per sfuggire alla morsa della camorra che assedia il loro quartiere, ma
inevitabilmente finiscono imbrigliati nel sistema e fagocitati dagli spacciatori del posto che offrono loro denaro facile e promesse di un roseo futuro.
Cuore puro ci fa toccare con mano, con crudo realismo, l’amicizia, la fratellanza, la sacralità dell’essere madre, il senso di appartenenza a un territorio che segna la vita
di chi ci abita, la lotta per affermare la propria autonomia e umanità in un ambiente difficile e a rischio come quello dei quartieri periferici della Città.
“Cuore puro è il quarto spettacolo che realizzo con Roberto Saviano- ha sottolineato il regista Mario Gelardi- dopo la fortunata trasposizione teatrale di
“Gomorra” , “ La Paranza dei bambini”, “ Santos”.
La collaborazione con Roberto Saviano è più che ventennale, perché partiamo da idee e principi che ci accomunano, allo stesso tempo siamo permeabili a quello che succede nella Società senza
riuscire a ignorarne le nefaste conseguenze”.
Con la riuscita messinscena di “Cuore puro” Mario Gelardi , da sempre impegnato in testi teatrali di impegno civile, vuole rimarcare l’ importanza del teatro nel porre
l’attenzione su temi di estrema attualità nel tempo distopico che viviamo oggi, con il
fine di indurre lo spettatore ad una forte presa di coscienza e di sensibilizzazione.
Cercare la verità nel momento presente è cosa essenziale, quindi arte intesa come elemento di scambio culturale e sociale, non solo vuoto passatempo.
In “Cuore puro” assistiamo a 60 minuti intensi e tesi dove il corpo è al centro del lavoro, uno scambio di impulsi fisici, di passionalità, che dimostrano che si possono
raccontare grandi storie con pochi mezzi grazie alla bravura e freschezza dei giovani attori in scena.
Nell’ era degli smartphone “Cuore puro” riesce a trasmettere qualcosa di più forte e diretto, pregnante, rispetto a ciò che oggi si può ottenere con immediatezza e in
qualunque momento grazie all’ uso smodato della tecnologia.
La messa in scena di Mario Gelardi supera la linea morbida della superficie delle azioni umane per spingersi oltre le pieghe dell’animo umano, mostrandoci di quanto
sia labile la demarcazione tra rispetto e prevaricazione, verità e falsità, dannazione e salvezza, giustizia e ingiustizia, luci e ombre.
Riesce a salvarsi colui che non abbandona la speranza al fine di tornare a vivere una vita che valga la pena di essere vissuta ,in vista di un riscatto finale di salvezza.
Riscatto che premia solo chi crede fino in fondo nelle proprie aspirazioni e capacità:
solo la ribellione e la forza di spezzare le catene porterà alla redenzione della vita dai vincoli della morte!