Cristina Pitrelli – ballerina, regista, coreografa e insegnante di danza – inizia i suoi studi nel 1996 frequentando masterclass e studiando in diverse scuole di prestigio. Nel 2006 si diploma presso il Centro Internazionale Opus Ballet di Firenze e successivamente inizia il suo insegnamento sempre a Firenze, per poi trasferirsi a Berlino presso le scuole Tanz Fabrik e Marameo dove studia in maniera approfondita la danza contemporanea, floor work, contact, tecnica release e improvvisazione. Diverse sono le rassegne a cui prende parte nel corso del suo soggiorno a Berlino, tra le più importanti “Tanzi im August”, “Hebbel Theatre” e “Tanzzeit Theatre am Ufer”. Tra il 2008 e 2009 partecipa alla Biennale della Danza di Venezia nello spettacolo “The Waste Land” del regista Ismael Ivo. Nel 2015 diventa direttore artistico della Nova Accademia di Fulvio Peroni, dando vita inoltre alla compagnia Out Dance Project. A breve sarà impegnata sia in Italia che all’estero. Con lo spettacolo “Interferenze” sarò al Liv Performing Arts Centre di Bologna, il 12 novembre, mentre il 18 – 19 marzo sarò ad Amsterdam all’Amsdansfestival con la coreografia Video- Performance “Nemesis”.
Una vita dedicata alla danza. Come nasce questa passione?
«Sin da piccola ho sempre sentito la danza parte di me, appena ascoltavo la musica sentivo l’irresistibile e naturale istinto a muovermi seguendo la musica. Fin dalla prima lezione di danza capii che non avrei abbandonato quest’arte».
I tuoi studi si sono svolti nelle maggiori città europee e anche centri studi in Italia. È stata dura?
«Sicuramente non è stato facile la danza richiede molto rigore, è una disciplina che richiede un ‘impegno costante nel tempo ed è importante essere molto determinati e tenaci ì, ma allo stesso tempo ti regala tante emozioni».
Quali sono i pro e i contro del tuo lavoro?
«È lavoro che ti gratifica tantissimo fare arte da spazio alla tua creatività e al tuo essere ti fa sentire felice quando puoi fare di un sogno una realtà, purtroppo l’arte qui in Italia è poco apprezzata e non viene considerato un vero e proprio lavoro mi dispiace perché dietro c’ è una vita di sacrifici sia a livello personali che a livello economico. In più il momento storico in cui viviamo è in forte crisi e si sente un forte senso di precarietà è diffuso in tutte le attività ma chi ne paga per primi le conseguenze è chi pratica l’arte perché viene considerato un elemento “accessorio” hai propri bisogni. Quindi ad essa si preferisce dare la priorità ad altri elementi ritenuti primari. Però credo che il mio fare arte possa essere da traino per un cambiamento positivo che porti ad annullare questo senso di precarietà».
Ci racconti del tuo ultimo lavoro con Ronn Moss?
«Volentieri , ho lavorato per la sigla della sit- com Americana Bruna In Beverly Hills con l’attore Ronn Moss ed è stata un ‘esperienza molto bella , ho avuto la possibilità l’opportunità di lavorare con grandi professionisti che hanno creato intorno a noi una bellissima energia positiva , gli americani sono piena di entusiasmo è stata una delle esperienze che porterò con gioia nel mio cuore e che dire di Ronn Moss è una persona fantastica straordinaria molto umile lui è stato veramente cordiale con tutto lo staff».
I tuoi prossimi progetti saranno in Italia o all’estero?
«I prossimi progetti saranno sia in Italia che all’estero, il prossimo mese saremo in scena con lo spettacolo Interferenze al Liv Performing Arts Centre di Bologna il 12 novembre e il 18 – 19 marzo saremo presenti ad Amsterdam al Amsdansfestival con la coreografia Video- Performance “Nemesis”».
Diversi sono gli eventi legati al mondo della danza a cui ha partecipato. Quale tra i tanti ha contribuito a dare una visibilità maggiore alla tua immagine?
«Sicuramente la visibilità maggiore l’ho dato vita alle mie creature portandole in scena in noti teatri di Roma quali Teatro Greco – Teatro Palladium – Teatro Testaccio».
Che importanza dai ai sogni?
«I sogni sono importanti per me perché ti danno la spinta per raggiungere gli obbiettivi prefissati, io penso che senza sogni non siamo nulla».