Ospite alla sesta edizione del Social World Fil Festival, Cristiana Dell’Anna ha ripercorso – nel corso dell’incontro con la stampa – alcuni dei suoi momenti principali della sua giovane carriera. Conosciuta grazie ad Un Posto al Sole – la soap opera in cui interpreta le sorelle gemelle Micaela e Manuela Cirillo – l’attrice ha raggiunto la sua popolarità grazie al personaggio di Patrizia Santoro nella seconda stagione di Gomorra – La serie.
Che avventura è stata per te lavorare nella seconda stagione della serie Gomorra?
«Un’avventura sia professionale che umana. Ho avuto la fortuna di lavorare con dei professionisti di altissimo livello, che sono diventati degli amici quasi fraterni».
Nella seconda serie di Gomorra, le protagoniste sono state le donne, quanto è stato stato fondamenta la presenza della Comencini?
«Importantissima. I personaggi femminili li ha curati dal principio lei. È chiaro che si tratta comunque di un lavoro di squadra, in cui c’è la sua mano, ma anche quella di Claudio Cupellini, Claudio Giovannesi e Stefano Sollima. La presenza della Comencini ha dato quell’interpretazione femminile, che se non ci fosse stata, il mio personaggio, ad esempio, non sarebbe stato completo».
Quanto c’è in Patrizia di Cristiana Dell’Anna?
«Si pesca sempre un po’ dalla propria personalità, da quello che si è vissuto. Ci sono degli elementi, ma non saprei dire quali, è un lavoro molto intimo, privato».
Alcune scene di Gomorra sono state girate anche a Scampia. Hai un ricordo particolare di quelle scene?
«Gli undici piani a piedi ogni volta per arrivare al rifugio di Don Pietro (ride n.d.r.). Sicuramente sono zone che ho sempre visto, perché da ragazzina, pur non abitando a Scampia, si vedono, le conosci. Girare delle scene in quei posti è stato forte, mi ha colpita particolarmente».
Che importanza dai ai sogni?
«I miei sogni sono fin troppi, però, visto che mi arricchiscono, cerco di seguirli tutti, dal viaggiare al continuare a crescere nella mia carriera che amo con tutto il cuore. Lavorare sempre a progetti nuovi, personaggi nuovi, storie belle da raccontare. Ora come ora sono felice del momento che sto vivendo che quasi non mi piace pensare al domani, però lo sogno di notte.
Quanto sei sensibile alle tematiche sociali, eventi di solidarietà?
«Ci provo in tutti i modi. Forse adesso non sono legata ad una lotta in particolare, per quante ce ne siano. Amo andare in Africa, perché ho imparato tantissimo tutte le volte che ci sono stata. È nei miei obiettivi ritornare. Sto cercando di realizzare un progetto e mi auguro che vada in porto nei prossimi anni».
Progetti per il futuro oltre a vederti nella terza serie di Gomorra?
«Ci sono dei progetti per quanto riguarda il cinema, ma di più non posso dire al momento».
Quanto sei social?
«Non troppo perché appartengo alla vecchia generazione. Mi sto abituando man mano. Mi auguro di avere maggiore praticità in futuro, perché capisco il loro potere comunicativo. Prima di postare delle cose, ci penso molto sopra, perché non amo pubblicare delle cose inutile, che non hanno un senso per me».