Cristel Carrisi è bella, indipendente, elegante, raffinata, creativa, dotata di talento eccezionale, figlia d’arte di Al Bano e Romina Power, una delle coppie italiane più carismatiche. Dopo due cd di discreto successo e una linea di costumi, Crisberry, lanciata in questo periodo, Cristel sarà protagonista del film “Con tutto l’amore che ho” per la regia di Angelo Antonucci con Biagio d’Anelli, Fabio Ferrante, Barbara de Rossi, Massimiliano Dau,Vincenzo Soriano. Prima importante prova d’attrice protagonista ne abbiamo parlato con lei durante le Giornate Professionali di Cinema a Sorrento.
Parliamo del tuo personaggio nel film Con tutto l’amore che ho…
«Interpreto una ragazza giovane che si chiama Lisa, vittima di stalking. Il suo ex ragazzo la impedisce di vivere una storia d’amore nuova. Ha anche una madre, ma anche a casa trova difficoltà, perché la madre è alcolista, interpretata dall’attrice Barbara De Rossi. Per me è stato un po’ uno spavento, prendere un ruolo del genere in un film drammatico incredibilmente impegnativo. Il tema sulla violenza delle donne mi sta incredibilmente a cuore e, non volevo fare un disservizio al film con la mia inesperienza, però mi sono fidata sia del regista che della guida di Barbara De Rossi e di Sandra Milo, che interpreta mia nonna.»
È la tua prima prova di attrice? Come ti sei trovata a recitare un ruolo così forte?
«Da protagonista, sì. È stato spaventoso, un ruolo incredibilmente forte, infatti, ho scoperto tante cose anche su di me. La recitazione è veramente immergersi in un ruolo e per due mesi sono stata quasi male, non riuscivo a fare il checkout da questo personaggio, mi sono veramente addentrata nel dramma di Lisa.»
Ti sei preparata in un modo particolare al ruolo? Visto la tua prima prova e quindi non volevi fare qualche figuraccia…
«Non volevo assolutamente fare figuracce. L’inesperienza da un lato è bella, perché sono arrivata fresca, senza bisogno di ripulirmi in nessun modo, e mi sono preparata leggendo tantissime storie sullo stalking e sulla violenza delle donne, di come hanno reagito e vissuto.
Ho parlato con ragazze amiche o conoscenti che lo hanno vissuto. Anche gli uomini hanno vissuto storie di stalking, non è prettamente femminile. Il regista del film ha scritto questa storia, perché lui stesso è stato vittima di stalking da parte di una donna. Ho cercato di sentire tante diverse storie, tutte sono diverse e tutti lo hanno vissuto in modo diverso. Un consiglio che posso dare a chi vede questo o magari subisce, di comunicarlo e non tenersi tutto dentro, magari il tempo passa e poi diventa troppo tardi. Bisogna cercare aiuto alle persone che si hanno vicino, ma anche alle autorità. »
In questo periodo hai avuto qualche altra proposta per il cinema?
«Sì, per me essere attrice non è mai stato qualcosa che mi sono prefissa, è successo. Mi sono arrivate tantissime offerte, forse avrò sbagliato corsia dall’inizio. Il cinema è sempre stato qualcosa che mi è stato proposto, io lo prendo sempre veramente con un enorme rispetto, è qualcosa che amo e apprezzo, e non voglio prenderlo alla leggera. Ogni cosa va valutata bene, voglio essere sicura di dare il mio meglio, altrimenti è meglio che non accetti.»
In questi giorni hai presentato la tua linea di costumi, Crisberry…
«Crisberry è il mio marchio di abbigliamento beachwear, tutto ciò che concerne l’estate e la voglia di sole.»
Sei testimonial del tuo marchio?
«No, io lo disegno e lo produco, per ora non sono ancora la testimonial, voglio sceglierne una, per reggere in piedi l’azienda da sé, non voglio essere io il viso di questo marchio.»
A cosa ti sei ispirata per questa prima linea?
«La mia linea in generale rappresenta per me la joie de vivre, voglio che ogni capo, ogni indumento riesca a portare il sorriso a chi lo indossa e a chi lo guarda, questo è il valore del mio brand. La mia prima collezione, invece, si chiama, I am a free spirit, e, mi sono ispirata alla voglia di essere degli spiriti liberi, perché per me tutto ciò che è bello, è selvaggio e libero.»
Parliamo di musica, hai fatto due cd come cantautrice…
«Io nasco come musicista e compositrice, non mi sono mai sentita una cantante, per me il cantare è sempre stato un ausilio al comporre canzoni.»
Sei cresciuta con una grande cultura musicale…
«Il vantaggio è stato che ho viaggiato molto, sono stata esposta a tantissima musica e anche al backstage di due grandi professionisti, che hanno girato molto e portato la musica italiana nel mondo. Un enorme privilegio che ho avuto e chiaramente lo tengo come oro.»
Che musica ascolti?
«Da piccola mia madre aveva sempre gli album dei Beatles, Bob Dylan, Janis Joplin, sono cresciuta ascoltando la musica americana degli anni 60 e 70, che tutt’ora ascolto tantissimo. A me piace tanto la musica anglosassone e americana, devo dire che della musica italiana sono un po’ ignorante.»
Ci sarà un tuo prossimo cd, hai già scritto qualcosa?
«Sto scrivendo, ci sono dei periodi che scrivo ogni giorno e poi passa un anno che non riesco a scrivere neanche un brano. Adesso sto in quella fase in cui sto scrivendo e sto preparando un terzo album, mi sto affiancando a dei bravissimi musicisti Adriano Martino che è un grandissimo chitarrista, e Alex Zuccaro che è un eccellente arrangiatore. Saranno brani sia in italiano che in inglese, a me d’istinto viene sempre di scrivere in inglese, una lingua molto più musicale e pop.»
Perché non hai avuto il successo meritato? Per il nome, per l’immagine troppo pulita, dovevi essere più trasgressiva, cosa non va?
«Non saprei, di mio non ho mai voluto mostrare “tette e culo”, non è nella mia indole, non posso dire perché non ho fatto questo non ho avuto un grande successo. Ho sempre voluto andare con etichette indipendenti, non mi sono mai presentata alla Sony o alla Warner dicendo, ehi ciao sono la figlia di, adesso mi dovete dare un contratto. Io voglio fare la gavetta, fare i miei album e non raggiungere ancora il successo, se arriverà, sarà nel mio destino e ben venga. La musica la faccio per me e per chi mi vuole seguire, amo farla, e se c’è il successo, bene, se non c’è, io ho comunque una gioia immensa che la musica sia la parte della mia vita.»
Se tu cambiassi immagine da “pulita” a più da diva, avresti anche un seguito…
«La devo sporcare un po’, dici?»
…diventare anche un’icona gay
«Non saprei, il costruito può anche funzionare, ma per me non lo so. Io veramente mi presento per chi sono, per quello che sono e arrivo alla gente semplicemente. I ragazzi che mi seguono, scrivono che mi apprezzano per quello che sono, per questa ragazza pulita, ho il mio lato sexy, però il mio essere sexy non è mostrarsi in un certo modo, essere volgari purtroppo non mi appartiene e non so esserlo, sembrerei forse ridicola.»
Lati positivi e negativi di essere una figlia d’arte?
«Il pregiudizio della gente credo sia uno dei più grandi, ognuno ha già il suo preconcetto di me e questo mi debilita molto. Anch’io da sola mi do la zappa sui piedi, molte volte mi presento su un palco curva, pensando, adesso tutti pensano che io stia qui solo perché sono la figlia di, è qualcosa che mi autoinfligg. La vivo male perché il mio carattere è di essere molto indipendente, non me ne frega niente di essere la figlia di, e dei privilegi avuti, anzi, ho sempre detto che mi sarebbe piaciuto avere una storia come quella di mio padre, che è partito dal nulla per poi arrivare a costruire il suo successo man mano. Io purtroppo non ho avuto questa “fortuna”, questo per me è un lato negativo, però non voglio sembrare quella che piange sugli allori.»
Una qualità che senti di avere ereditato dall’uno e dall’altro?
«La creatività, senz’altro, la tenacia di mio padre, l’umiltà di tutti e due, la professionalità di non essere mai dei divi, questo sempre. Loro hanno sempre tenuto i piedi per terra, hanno sempre fatto in modo di trasmetterli anche ai propri figli. Mio padre è veramente cresciuto in poco più di 30mq di una stanza senza riscaldamento e ci portava da piccoli a vederla, per non dimenticarci mai da dove siamo venuti.»
Hai avuto un grande nonno, rivedi i suoi film, cerchi di carpire qualcosa da lui?
«Assolutamente, a parte che è un gran figo, amo guardare i suoi film, sono cresciuta guardandoli, perché mia madre, anche lei non ha vissuto suo padre, perché è morto quando lei aveva 7 anni. Io l’ho scoperto anche un po’ con lei, da piccola mi guardavo i film di mio nonno insieme a lei, ci teneva che crescessimo con questo bagaglio.»
Parliamo di questa reunion tra Albano e Romina Power, sarebbe bello veder un loro concerto anche in Italia…
«A noi ha fatto solo piacere, credo che ci sarà molto, molto presto un loro ritorno in Italia. Gli anni ‘80 sono stati bellissimi per il nostro Paese, il boom economico, la musica che faceva divertire, e, in un periodo come questo in Italia in cui vediamo solo buio, è bello che ci sia questo ricordo di chi eravamo come italiani, e loro sono una bellissima rappresentazione di questo, dell’amore, della voglia di vivere, della felicità.»
Nonostante i denigratori però tutti cantano e sanno a memoria Felicità, quante volte l’avrai sentita?
«I denigratori ci sono sempre, Felicità l’ho sentita troppo, quelle cose che senti così tante volte che non saprei neanche cantartela, che hai le orecchie piene e dici basta.»
Hai un sogno particolare ora?
«Il mio sogno è di trovare un equilibrio mio creativo, ho tanti sfoghi creativi, sogno che il mio marchio cresca con me che faccia il suo percorso. Il mio sogno è anche di potermi esprimere sia con il cinema che con la musica, e di riuscire a trovare un equilibrio tra queste mie espressioni di arte e di creatività.»
Un ricordo di te da bambina?
«Da bambina io ho vissuto un’infanzia molto hippy, quindi io mi ricordo piedi scalzi nella natura a cantare, tipo una fatina che cantava nei boschi.»
Cosa succederà nei prossimi giorni?
«Ho fatto una sfilata a Lecce del mio marchio Crisberry, guardatela sul sito crisberry poi ho presentato un video molto carino come spot per la nuova collezione, che da veramente il senso del free spirit, della voglia di essere libere, e adesso mi devo dedicare alla produzione. Una prossima presentazione dei miei capi la farò in estate per la settimana della moda a Roma.»