La nuova stagione del Teatro Sannazzaro di Napoli ha preso il via con Annella Di Portacapuana di Gennaro Davino, nell’adattamento di Leopoldo Mastelloni per la regia di Lara Sansone (repliche dal ven. alla dom. fino al 9 Novembre).
Si tratta di un testo fondamentale della tradizione teatrale partenopea, che ha per protagoniste Annella, affascinante ostessa di uno dei quartieri più popolani di Napoli, che fa innamorare di sé più di un avventore, e Porzia, sua madre, donna dal fortissimo carattere, sua complice e rivale in amore. Attorno alle due protagoniste, un carosello di personaggi comici, grotteschi, romantici, che incarnano tutti i vizi e le virtù di un popolo. Di questa commedia, Benedetto Croce ebbe a dire: “Una bellissima commedia di costume, popolana e realistica, tra le più applaudite”. Messa in scena la prima volta da Luisa Conte all’apertura del Sannazzaro nel 1971, Annella Di Portacapuana è diventato un classico del repertorio della “bomboniera di via Chiaia”, ripreso ogni dieci anni da una compagnia di artisti che sono cresciuti interpretando, di volta in volta, diversi ruoli nello spettacolo.
L’adattamento di Leopoldo Mastelloni tende a mettere in rilievo le due figure femminili fulcro della vicenda, attualizzandone le problematiche: rifiuto della vecchiaia, emancipazione della donna, ridicolizzazione degli stereotipi di una cultura ancora troppo maschilista. La regia di Lara Sansone va nella stessa direzione, evidenziando tutta l’attualità dei conflitti, e coinvolgendo tutto lo spazio teatrale, platea compresa, in un’esplosione di energia divertita. Quanto agli interpreti, tutti aderenti al proprio personaggio e allo spirito del lavoro, ricordiamo Mario Aterrano (Caposecca), Ettore Massa (Meniello), Ciro Capano (Ambruoso), Lucio Pierri (Mastu Cianno) e Giosiano Felago (Notar Marco). Tra i protagonisti, Lara Sansone è una Annella certo non più ragazzina, ma dal fascino e dalla verve irresistibili come sempre. Ingrid Sansone è una Rita (rivale in amore di Annella) profonda e ben misurata. Leopoldo Mastelloni, nel ruolo di Porzia, madre-padrona di Annella, è semplicemente sublime, straripante, commovente. Bellissime le scene (Retroscena s.r.l.) e i costumi di Luisa Gorgi Marchese. Le musiche d’epoca sono state appositamente riarrangiate dal M° Paolo Rescigno e coreografate da Alessandro Di Napoli. Grande successo alla prima.
Da vedere.