Da domani 16 giugno sarà nelle sale il nuovo film del regista parigino Tommy Weber dal titolo Come prima. Presentato ad Alice nella città, sezione indipendente della Festa del Cinema di Roma, vede la partecipazione di due attori molto cari, in particolare al pubblico napoletano: Francesco Di Leva e Antonio Folletto.
Tratto dal graphic novel omonimo di Alfred, è una co-produzione italo-francese ,distribuito nelle sale da Luce Cinecittà.
Noi di Mydreams abbiamo assistito stamane alla proiezione in anteprima del film e alla conferenza stampa di presentazione c/o il Cinema Modernissimo, alla presenza del regista e dell’attore Francesco Di Leva.
Estate 1957. Il giovane Andrè (Antonio Folletto) parte dalla nativa Procida per recarsi nella cittadina di Dieppe in Francia per ritrovare suo fratello Fabio (Francesco Di Leva), partito molto anni prima per combattere volontario in Eritrea sotto la spinta dell’ideologia fascista. Fabio vive di espedienti. Perseguitato dai creditori, scarica tutta la sua rabbia in incontri di boxe clandestini.
Andrè è un uomo sensibile. Diventato maestro elementare ha vissuto la lontananza del fratello come un abbandono. Il loro padre è in fin di vita ed entrambi devono ritornare nella loro isola natia. Il viaggio sarà lungo, non senza incomprensioni, litigi silenzi. Una giovane donna Maria, amata da entrambi, potrà farli riconciliare idealmente superando conflitti e rancori.
Durante la conferenza stampa il regista Tommy Weber ha detto: «Cercavo da un po’ di tempo di raccontare la storia di due fratelli molto diversi tra loro. Stavo scrivendo una mia storia quando mi sono imbattuto nel fumetto di Alfred. Lì ho trovato tutto quello che cercavo anche se, come ovvio, ho dovuto operare molti cambiamenti perché il cinema è diverso da una scrittura fumettistica. Prima della realizzazione del film abbiamo fatto quattro o cinque letture del copione insieme agli interpreti: Francesco Di Leva e Antonio Folletto. Questo era molto importante per me perché all’epoca parlavo italianAo meno bene di adesso. Entrambi sono stati meravigliosi, hanno avuto tanta fiducia in me ed hanno maturato anche una loro idea dei personaggi. Sono stato felicissimo di lavorare in Italia e di conoscere luoghi incantevoli tra i quali Procida».
E Francesco Di Leva così si è espresso: «Penso che questo film sia un viaggio per due anima così diverse e spesso contrapposte tra loro. Nel preparare il personaggio di Fabio, mi sono reso conto che egli ha aderito al fascismo non per convinzione politica ma più che altro per orgoglio . Non è stato facile per me dare voce a questo personaggio. Devo ringraziare innanzitutto il regista che mi ha guidato ad esprimere i sentimenti di Fabio e ovviamente Antonio Folletto, mio fratello Andrè».