«La gente crede che io abbia trovato tutte le porte aperte, ma la verità è che le ho spinte” Coco Chanel
Il 10 gennaio del 1971, si spegneva in una lussuosa suite dell’Hotel Ritz, a Parigi Mademoiselle Gabrielle Bonheur Coco Chanel, la grande stilista francese, capace con la sua opera di rivoluzionare il concetto di femminilità e di imporsi come figura fondamentale del fashion design del XX° secolo. La sua casa di moda continua a produrre seguendo le sue direttive e, nonostante la pandemia, nessun lavoratore è oggi in cassa integrazione ed è l’unico marchio che è rimasto francese fino al midollo.
La vita di Coco è da romanzo. La sua infanzia è caratterizzata da sofferenze e privazioni. Orfana di madre ed abbandonata dal padre cresce in un orfanotrofio di suore. Adolescente diventa una cantante di cabaret e poi inizia a lavorare come sarta, sfruttando i rudimenti dell’arte sartoriale appresi al Sacro Cuore presso la Maison Grampayre dove conosce il suo primo spasimante, Etienne de Balsan che le darà il danaro per mettersi in proprio realizzando le sue prime creazioni: cappellini di feltro o di paglia con qualche nastro in tinta. Nel 1913 apre la sua prima boutique a Parigi e finalmente nel 1920 l’atelier in Rue Cambon che ha visto sfilare le donne più belle ed affascinanti, in fila per indossare una sua creazione. È stata lei che ha messo i pantaloni alle donne; lei, la prima donna stilista, a creare un profumo Chanel n°5 dalla pratica ed informale bottiglia, conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo (era il 5 maggio del 1921, esattamente un secolo dopo la morte di Napoleone! ); lei ha disegnato e realizzato l’iconica giacca studiata per armonizzarsi perfettamente con il corpo femminile perché «la parte più difficile del mio lavoro è lasciare le donne libere di muoversi, vestirle senza farle sentire travestite, senza che gli abiti le facciano sentire diverse». Vicinissima al matrimonio più di una volta ha sempre mantenuto la sua indipendenza e quello sguardo fiero e sdegnoso di una vita vissuta per il lavoro coniugando sapientemente stile e fantasia, arte e meraviglia. «La bellezza serve alle donne per essere amate dagli uomini, la stupidità per amare gli uomini».
Parigi celebra Coco Chanel con una Mostra dal titolo Gabrielle Chanel. Manifesto di Moda a Palazzo Galliera ovvero il Museo della Moda della capitale francese che si concluderà il 14 marzo 2021.
Numerose le pubblicazioni che celebrano Coco Chanel. Noi di Mydreams vi consigliamo la lettura di: Coco Chanel. Unica insostituibile di Roberta Damiata Ed. Diarkos e Coco Chanel. La biografia di Henry Gidel Ed.Lincau. Basta ricordare che: «La moda passa, lo stile resta».