Crotti B, alter ego di Cristian Cavalli, fa il suo esordio sulle scene musicali con “Clerville” (Noise Symphony/Indieffusione – distribuzione Pirames International). Ispirato al mondo di Diabolik, “Clerville” è un brano in cui il rapper milanese racconta di quanto sia difficile avere la nomea del tipo rude. Nella città di Milano si sente osservato speciale, come il classico elemento che se non fa strada con la musica la sua fine sarà proprio la strada stessa e il suo futuro sarà simile a quello di Diabolik, ma con meno successo. “Clerville” rappresenta per Crotti B, un posto ideale dove rifugiarsi per progettare di svaligiare anche i pensieri degli ascoltatori attraverso la sua musica.
“Clerville” è il tuo singolo di debutto ed è ispirato al mondo di Diabolik. Ce ne vuoi parlare?
«Certamente, Clerville è un singolo al quale sono molto legato perché, oltre ad essere il mio primo singolo è un singolo verso il quale ho sviluppato un legame affettivo. Ogni volta che lo metto in play mi fa tornare ad essere quel bambino che leggeva Diabolik al mare e, essendo per me la musica eterna, torno ad essere eternamente piccolo per la durata della canzone.
Clerville parla, inoltre, di tagliare i legami col mondo, cioè del piacere di essere soli con se stessi, senza bugie perché mentire a se stessi quando sei solo è inutile, mentre il mondo di oggi secondo il punto di vista della canzone è una bugia che ci vogliono raccontare come si fa con i bambini.
E infine è un autocritica a me stesso, e al mio modo di essere».
Come mai hai scelto proprio “Clerville” per iniziare la tua storia musicale e cosa rappresenta per te questo brano?
« È stata una scelta che abbiamo preso io con la mia etichetta Noise Symphony oltre che per fattori di appeal che può avere sul pubblico. è una canzone che spezza la routine e, come Diabolik a Clerville, Crotti B vuole infrangere la routine del pubblico.
Come dicevo, sono legato a questa canzone perché, per quanto possa sembrare più musicale, per me è una canzone nostalgica che mi riporta un po’ alla mia infanzia».
Dopo Clerville, in cui hai scelto un linguaggio semplice con rime che sembrano fatte apposta per “suonare bene”, cosa dovrà aspettarsi il pubblico come prossimo pezzo?
«Qualsiasi cosa si aspetti, sarà tutt’altro. Ho stupito me stesso per riuscire a pensare di stupire il mio pubblico».
Come è nata la tua passione per la musica e per la scrittura?
«La mia passione per la musica nasce dopo quella per la scrittura.
Io ho sempre amato scrivere i miei pensieri su un diario, o scrivere piccoli libri, tanto che a 7/8 anni ho scritto il mio primo libro con mio padre.
La musica invece mi è sempre piaciuta, però ci ho messo del tempo a capire che avrei potuto unire le due cose e farla io della musica».
Come mai hai scelto di chiamarti Crotti B?
«Crotti B è un nome che mi hanno dato i miei amici, a cui io poi mi sono affezionato e ho deciso di tenere».
Com’è nata la tua collaborazione con la Noise Symphony e con il produttore Francesco Tosoni?
«Un giorno mentre cercavo su internet delle radio o delle playlist mi è capitata la piattaforma Indieffusione di Noise Symphony. Così ho girato un mio pezzo e Francesco Tosoni, il produttore, mi ha notato. Poi ci siamo scritti ed è nata una collaborazione».
Quali sono i gli artisti che segui e con cui ti piacerebbe collaborare in futuro?
«Sto seguendo molto un emergente che mi piace un sacco che si chiama Blanco, mi piacerebbe sicuramente collaborare con lui».