Domenica 13 dicembre Carlo Conti annuncerà i nomi dei big che andranno a Sanremo, tra questi Clementino. Il nuovo entusiasmante fenomeno della scena hip hop italiana, sarà sicuramente tra questi tra i nuovi big in gara al Festival della canzone italiana. “Incrociamo le dita per Sanremo”, ha rivelato durante la nostra intervista a Sorrento nella 38ª edizione delle Giornate Professionali di Cinema. Il suo ultimo album, Miracolo, uscito ad aprile scorso, è arrivato al primo posto in classifica, decretando Clementino, ancora una volta, come un vero asso della scena hip hop italiana. In quest’ultimo periodo è stato impegnato sul set del nuovo film di Cosimo Alemà, Zeta, che sarà nelle sale italiane ad aprile prossimo.
Con il rap si ha quasi l’obbligo di raccontare la verità. Qual è stata la tua verità in Zeta?
«Hip hop vuole dire verità. Quello che una persona è nella realtà, attraverso la musica esprime e rivela la sua vera identità. In questo film, Zeta, io interpreto me stesso, più verità di questa non si può.»
Parlaci del tuo personaggio…
«Il mio personaggio è un presentatore di gara di freestyle e intrattiene il pubblico, in pratica, il vero e proprio Clementino che conoscono un po’ tutti. Sono contento, perché è la prima volta che mi trovo davanti alla macchina da presa in un film che parla della mia musica, quindi sto nel mio mondo, e come si dice, m’inviti a nozze. Sono contento anche di aver diviso, anche minimamente, il set con grandissimi artisti come Salvatore Esposito e i miei colleghi rapper, da Ensi a Rocco Hunter, e, invito tutti i ragazzi a venire a vedere Zeta perché rimarranno sicuramente colpiti.»
C’è anche qualche storia particolare che coinvolge il tuo personaggio?
«La storia del mio personaggio, in realtà, è quella dell’organizzatore delle gare di freestyle. In questa gara, che si chiama Bomboclat, io mi rispecchio molto, perché, essendo un ex campione di gare di freestyle, ho rivisto la mia scena quand’ero ragazzino, però da fuori, mi sono identificato nel protagonista del film Zeta che combatteva contro tante difficoltà, tra cui anche l’amore, che molte volte è una difficoltà riuscire ad arrivare al punto preciso, e, quindi, mi sono rispecchiato nel protagonista. Da parte mia, io sono l’organizzatore della battle, quello che parla con Sante, interpretato da Salvatore Esposito, che è il produttore del giovane rapper che lo incita a partecipare alla gara di freestyle.»
Hai dato, quindi, anche qualche consiglio sul set?
«I miei consigli si riconducevano a semplici occhiolini, per confermare che l’attore rapper stava andando bene.»