Claudia Cardinale ospite alla settima edizione del Social World Film Festival riceve il Premio alla Carriera e viene insignita del titolo di Ambasciatrice del Museo del Cinema della Penisola Sorrentina. Dedicata alla musa di Luchino Visconti, Federico Fellini e Pasquale Squitieri, una retrospettiva con la proiezione di “8 e mezzo”, “Il Gattopardo”, “I guappi”. Inoltre, nel corso della serata ha firmato il Wall of Fame, monumento al cinema che custodisce i calchi in bronzo degli autografi dei più grandi artisti passati al festival come Giancarlo Giannini, Ornella Muti, Luis Bacalov, Valeria Golino, Leo Gullotta, Franco Nero, Maria Grazia Cucinotta
L’attrice con grande entusiasmo e con un sorriso che da sempre la contraddistingue parla del suo immediato futuro, ancora pieno di impegni. «Nel prossimo anno sarò sul grande schermo con “Nobili bugie” di Antonio Pisu, “Rudy Valentino – Divo dei divi” di Nico Cirasola e con un film di Emma Thompson. Inoltre porterò in tournée lo spettacolo “La strana coppia” scritto da Pasquale Squitieri, per omaggiare il grande amore della mia vita». Sempre parlando del suo lavoro afferma: «è veramente molto bello vivere parecchie vite, però per fare questo mestiere devi essere molto forte dentro, perché quando lavori devi essere un’altra persona, devi interpretare il personaggio come da copione, ma quando finisci devi tornare ad essere te stessa. Questo richiede molta forza».
Claudia Cardinale, la ragazza che non voleva fare il cinema, oggi a quasi 80 anni continua il suo lavoro di attrice, vantando una lunghissima carriera con oltre 165 film, in cui ha collaborato con i più grandi registi nazionali ed internazionali. «Ho iniziato da ragazzina. Molti registi francesi erano interessati a me, ma il mio essere ribelle mi portava a scappare. Alla fine ho ceduto e mi sono lasciata trasportare dal cinema e dalla sua magia». Il suo primo contatto arriva proprio nel periodo della scuola, quando con le sue compagne partecipa ad un cortometraggio del regista francese René Vautier “Anneaux d’or”, un ruolo che non passa inosservato al regista Jaques Baratier che la chiama per girare “I giorni dell’amore” con Omar Sharif. Qualche anno dopo il suo volto viene scoperto ed apprezzato anche dai registi italiani. Il suo primo film in Italia è “I soliti ignoti” del 1958 di Mario Monicelli. La sua carriera ha polverizzato ogni record, figurando in capolavori della cinematografia quali “Rocco e i suoi fratelli”, “Il Gattopardo”, “Otto e mezzo”, per non parlare di numerose produzioni hollywoodiane com “La pantera rosa”, “I professionisti”.
La Cardinale ha sempre avuto un forte impatto sul pubblico. Il suo essere una donna bella e carismatica non è mai stato un ostacolo per la sua carriera. «Essere donna non è mai stato un ostacolo perché ero un maschiaccio, a scuola facevo a botte con i maschi. Nei film in cui erano richiesti effetti speciali, non ha mai voluto le controfigure, ho sempre voluto girare qualsiasi scena, insomma sono sempre stata un po’ pazza» Anche Luchino Visconti con cui ho fatto quattro film, mi ripeteva sempre che ero un maschiaccio.
L’attrice oltre ai suoi impegni con il cinema e il teatro è anche ambasciatrice Unesco «Sono 35 anni che lotto contro la pena di morte e Aids, per i diritti dei bambini e delle donne».