Il Teatro Mercadante di Napoli ospita fino al 28 marzo Ciarlatani da Los Farsantes, testo e regia di Pablo Remòn, vincitore del Premio National de Literatura Dramàtica 2021 con Silvio Orlano, Francesca Botti, Francesco Brandi, Nina Pons. La traduzione in italiano è di Davide Carnevali, le scene di Roberto Crea, le luci di Luigi Biandi e i costumi di Ornella e Marina Campanale. Lo spettacolo ha esordito al Festival dei due mondi a Spoleto nel 2023 con ampi consensi di pubblico e critica.
Pablo Remòn, madrileno, classe 1977,è uno dei drammaturghi più promettenti della nuova generazione. Nella sua formazione troviamo come fonte di ispirazione Fellini , Antonioni , Pirandello, Pinter nel privilegiare un certo teatro onirico e dell’assurdo puntando su personaggi surreali che tuttavia godono oggi di una una forte aderenza alla realtà. La commedia è infatti un ritratto comico ed impietoso del mondo dello spettacolo e più in generale della smania di apparire a tutti i costi per avere, come diceva Andy Warhol nel lontano 1968 “15 minuti di notorietà” e di successo.
Ciarlatani non ha una trama ben definita ed è forse proprio questo il suo punto di forza e di originalità oltre alla riuscita prova attoriale di Silvio Orlando che con il suo fare istrionico riesce a dar vita e consistenza ai diversi personaggi che interpreta persino quello di un saccente bambino. Affiancato da validi attori sulla scena regala agli spettatori momenti di grande teatro.
Chi sono i Ciarlatani ? Tutti coloro che dicono bugie, che mentono anche a se stessi , per richiamare l’attenzione su di sé ed avere una vita pubblica appetibile, soprattutto alla luce dei social che ci vogliono sempre attivi , dinamici, performanti. E gli attori non sono forse dei ciarlatani che vestono i panni di altri persone raccontandone le storie, le esperienze e i ricordi? E gli insuccessi? Quelli non vengono neppure contemplati mentre invece bisognerebbe farne tesoro perché i fallimenti possono essere una presa di coscienza delle nostre potenzialità e spingerci a migliorare noi stessi e il mondo che ci circonda.
La commedia dunque è una satira sulla finzione che investe non solo il mondo dello spettacolo ma tutti noi nel momento in cui interagiamo con gli altri. Anna ed Eusebio Velasco e Diego Fontana, per citare solo alcuni dei personaggi, vivono nel loro mondo onirico fatto di sogni, speranze e delusioni eppure vivo e reale.
Anna dopo aver recitato in alcune produzioni di opere teatrali classiche , ora lavora in una palestra e fa teatro per bambini aspettando il ruolo che la renderà celebre. Diego Fontana dopo aver avuto un discreto successo dirigendo film commerciali vorrebbe fare il salto di qualità impegnandosi in produzioni internazionali con star di un certo calibro. E nella commedia si parla anche di plagio attraverso la criptomnesia ovvero un disturbo della memoria in cui i ricordi appaiono come creazioni originali della fantasia e di parusia mettendo forse troppa carne a cuocere. Tuttavia il risultato è uno spettacolo godibile dove gli spettatori vengono accompagnati e coccolati e non mancano momenti di comicità ed umorismo.
Ciarlatani insomma ci fa riflettere sulla società odierna competitiva e mistificante, falsa e concreta, sfuggente e perversa. I personaggi surreali che vi compaiono non sono altro che ombre di tutto quello che lo spettatore è nella realtà.
Ciarlatani insegna a non essere come loro e ci spinge a ritrovare un equilibrio perduto nelle pieghe profonde del nostro essere.
Ciarlatani è una commedia originale e innovativa nell’aprire nuove strade alla drammaturgia.
Alla prima napoletana lunghi, calorosi e meritati applausi.