Un incontro davvero fuori dagli schemi quello che ci ha regalato Giovanni Allevi, in occasione del suo arrivo presso la Feltrinelli di Napoli. Un artista dall’elegante spessore e di fama internazionale ci ha appassionati in maniera a dir poco coinvolgente, presentando il suo album già in uscita dal 12 novembre, ma perfettamente in corda con il momento: Christmas For You. Si tratta di una raccolta di pezzi rivisitati attraverso cui il pianista italiano è riuscito a plasmare la sua impronta, come in Silent Night Variation, riproposto in una versione rock progressive. È comparso in sala, visibilmente emozionato, accogliendo il pubblico con un sorriso molto complice, insieme alle sue immancabili movenze singolari, lanciando sin da subito una bella ondata di atmosfera emozionale alle prime note create dalledita che si muovevano al piano, strumentando “Venite adoremus”. Una figura appassionata che regala con la semplicità tanto calore e piacevolezza; un artista indiscusso che con i suoni prodotti, fa vibrare l’anima. «Essere musicista significa condividere le proprie emozioni con il pubblico, ed è questo il mio punto di forza che mi aiuta a distaccarmi dalle sovrastrutture e gestire ogni forma di ansia». Un personaggio autoironico che ad ogni commento, ad ogni domanda, ha fatto giungere al pubblico, la sua allegria, a volte un po’ sornione. Allevi ha dichiarato di sentirsi in più occasioni, ispirato dai bambini, che ritiene siano gli esseri più veri e sinceri, in quanto liberi da ogni forma di convenzione sociale. «La musica deve arrivare dritto al cuore ed io mi faccio travolgere dalle trepidazioni; probabilmente da questo punto di vista può essere colta un’assonanza tra me e chi vuole necessariamente trovare nella mia musica un richiamo con quella di Mozart. Oltre ciò, l’improvvisazione è una mia prerogativa, che risponde ad uno stato di indeterminatezza; Il Jazz invece non mi appartiene, nonostante c’è chi lo associa al mio modo di scrivere. Solitamente ho un approccio serio ed impegnativo, viscerale, nei confronti della musica, però questa volta mi sono divertito ed ho esplorato un nuovo modo di conoscermi e comunicare. I miei due bimbi sono una grande ispirazione, tanto da considerarli quasi dei committenti di quanto esprimo in chiave melodiosa». Ed è ritornato dove più ama, ad estrinsecarsi al pianoforte, liberando ogni inibizione.Un appuntamento di enorme fascino quello con Allevi, che ha fatto cogliere come la musica, avvicini le persone.
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