I Duperdu sono in circolo con Chiameròlla Milano, una produzione musicale che sancisce l’ispirazione alla scuola milanese di Enzo Iannacci, Cochi e Renato. A comporre i Duperdu (un termine tipicamente milanese che significa due per due, oppure due persi), l’attrice teatrale Marta Marangoni ed il pianista interprete, Fabio Woolf.
Bizzarri, creativi e fantasiosi, il duo è artefice di un filone musicale, che loro stessi hanno definito Regressive Music. Con Chiameròlla Milano i Duperdu saranno in scena con il concerto spettacolo, Regressive Randevù, nei giorni 8, 9, 10 giugno presso il Teatro della Cooperativa di Milano. Sedici brani ricchi di suoni e melodiosa armonia, che raccontano con leggerezza e sarcasmo, note storiche e leggendarie della città di Milano, a cominciare da Belloveso, un componimento colorato, dai suoni geniali ed un contenuto carico di significato, “Belloveso si sentiva un po’ incompreso, ai suoi sogni mai nessuno dava peso”. Esordio che ricorda il canto d’usignolo con il Drago di Tarantasio, una traccia che racconta in musica, la leggenda del mostro di Tarantasio. “Rettile spietato e non è ancor tornato”. Una storia le cui radici storiche, affondano per l’appunto, in Val Padana. “Moro era l’albero, moro il signore, han fatto il bene di questa regione”, una delle strofe di Risus Abundat, brano incisivo. Disnà a Milan, un canto popolare intonato con tipico dialetto padano, rimanda quasi ad una filastrocca. Prosegue su un’onda simile, La Ricetta, dove ascoltiamo “per filo e per segno”, la descrizione di un piatto tipico, Spaghetti acciughe e menta. Decisamente non un brano, bensì un incontro di parole, da portare in scena. Accordo di pianoforte in Enotango, dove l’ironia che impazza, in questa metafora del “ballo con i vini”, si confronta con il coinvolgente organo musicale. California niguardese è un excursus storico di personaggi, miti ed eroi epocali, raccontati così, come costantemente in ogni altro brano, tra musica e sagacia. Intonazione teatrale, in Meravigliosa Bovisa. “Starti lontano è un’impresa, por la mia alma indifesa”. L’amore interpretato con tono lacerante, tra alternanze dialettali e ricercate. La canzone Giapponese è accompagnata dalla voce soave e carezzevole di Marta Marangoni che come l’accordo di un carillon, ci avvolge di fascino e delizia. La voce della Marangoni accoglie con allegria, Cieli grigi, fino ad un crescendo più deciso che esplode con il tono vocale di Fabio Woolf. “Tutti parlano di una città che nascerà a due passi da qua, aria pulita e sole tutti i dì”, clima musicale d’invito in Malagonny the new Paradise City. “Trionfa l’amore quasi insperato, vino, balli e bignè, il gran mistero nasconde il teatro e mai lo svelerà”. Pulsante e di natura danzante, la musica di Teatrar. Song’Plinio è una ballata che traduce in musica, i grandi echi storici. “Siamo sempre in lotta, l’uno contro l’altro”, riferimento sociale in Siamo Dinosauri, dove la regolarità del pianoforte accosta l’armonia delle due voci. Il dritto è il pezzo conclusivo di Chiameròlla Milano, dove la vivacità musicale fa strada ad un inno ai romantici che si fingono inflessibili.