Il tema è unico: ritrovarsi scrivendo o meglio scoprirsi scrivendo; da “Le mille e una notte” in cui Sherazade trova come unica salvezza il lasciare in sospeso notte dopo notte il suo racconto fino ai nostri giorni con Aziza Isma’il nel suo primo romanzo “C’è sempre tempo per svegliarsi” (kairòs edizioni).
L’autrice, napoletana di origini, racchiude in poco più di cento pagine la sua storia che s’intreccia a doppio filo con la conoscenza del mondo arabo, egiziano in particolare.
Aziza consente al lettore di entrare nel suo intimo, nel suo privato e accompagnando chi legge ripercorre le tappe della sua vita tutta caratterizzata dalla passione: quella che da bambina in Italia la faceva fuggire alla scoperta del mondo, quella amorosa che l’ha portata ad amare suo marito Mohammed con un trasporto e una dedizione totale anche superiore all’amore per i figli, la passione per il mondo arabo che l’ha guidata fino alla conversione all’Islamismo.
Aziza in realtà è l’italianissima Rita Simeoni che da sempre ha sentito un forte trasporto per il mondo arabo, “verso il sentirmi araba nelle mebra, nel cuore e nella memria di un passato chenon mi appartiene, di un vita non vissuta , ma che sento mia in maniera totale”.
Nel suo racconto si aprono pagini forti, terribili: il rapporto disastroso con il cognato Mahmud Fawzi El Hassanin che ha minato il suo matrimonio; la scoperta che la libertà è un valore assoluto ma che nel mondo arabo per molte donne non esiste; la trstezza per la perdita del suocero persona carismatica e dolce; la difficoltà di fare delle scelte da sola, la certezza di essere una donna divisa in due.
Ogni pagina è la scoperta di una tradizione egiziana, dal cibo alla religione, dal modo di vivere la famiglia al senso del matrimonio.
La scrittura è semplice, coinvolgente e diretta, trapela ad ogni pagina la sua voglia di riscatto già dalla copertina che ospita la bellezza di un paio di occhi, fondamenali per la scoperta del mondo e della verità, su un fondo che richiama il mondo arabo.
Aziza un senso lo ha trovato e come lei tante donne potrebbero e dovrebbero farlo perché in fondo “C’è sempre tempo per svegliarsi”.
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