Cavallucci e cotton fioc di Marcello Affuso, Guidaeditori, pag. 120, prefazione di Carolina Borrelli è un profondo libricino dove predomina il dialogo tra differenti forme d’arte.
Il titolo audace e spavaldo rimanda al mondo delle fiabe e della fantasia e la scelta del cavalluccio marino è significativa perché, come è noto, tale animale partorisce centinaia di cuccioli e mantiene una posizione
eretta durante il nuoto avendo come caratteristiche peculiari la testa a forma equina e il muso allungato e tubolare.
E chi meglio dell’ippocampo può rappresentare la ridda di pensieri ed emozioni che sgorgano dalla poesia coltivata da chi evita di seguire la massa informe procedendo a testa alta e superba?
E il cavalluccio marino ritratto nella copertina non rimanda al cavalluccio a dondolo di un’infanzia appena svanita
vista l’età degli autori? E i cotton fioc?
Semplici oggetti di uso quotidiano che detergono ad esempio le volte labirintiche delle orecchie che ci consentono di ascoltare le voci del mondo e la voce di noi stessi
avendo infatti il libro la costante della scoperta di sé e dell’altro.
Sembra che Marcello Affuso sia stato ispirato per il titolo da una foto scattata dal wildlife photographer Justin Hofman durante una spedizione di snorkeling nel territorio del Borneo dove si vede un ippocampo,
aggrappato ad un cotton fioc, segno dell’inquinamento marino.
E come mai nel libro predomina il dialogo con varie forme d’arte ?
E’ presto detto: Cavallucci e cotton fioc si avvale delle poesie e delle prose liriche di Marcello Affuso, Riccardo Della Rocca, Corrado del Gaudio, delle belle illustrazioni di Federico
Riccobene, delle ottime fotografie di Erica Bardi e delle musiche con voce e melodia di Alessandra Nazzaro, fruibile mediante l’apposito QR Code a pag. 63.
Cavallucci e cotton fioc è diviso in tante parti che dialogano tra loro in modo da completarsi a vicenda.
Se la sezione Tirreniche di Corrado del Gaudio pone come prima lirica Semplificare ecco che le fanno eco quelle della Parte Seconda – voce del verbo con Contare, Sospirare, Urlare, Allontanare, Respirare, Cadere,
Ascoltare, Essere e Amare e in #interferenze poetiche A te, Per Te, Senza di Te di Riccardo Della Rocca altre azioni: Ripristinare,Sostenere, Dormire,Salire,Coltivare,
Piovere,Attendere,Parlare,Lampeggiare,Sussurrare,Sospendere, Riconoscere,Correre,Risuonare senza
contare la Parte Prima costituita da Prose ed altre illusioni di Marcello Affuso.
Ecco i titoli: Duemila treni, Attesa donatori, Genesi di una assenza, Canti di balena, Semplice, Il giorno migliore,10 anni.
I tre linguaggi usati (verbale-visivo-sonoro) si intrecciano tra loro in modo da formare un tutt’uno che desta meraviglia in quanto gli autori si sono resi conto per primi che le parole ,da sole, non bastano ad
esprimere tutte le sfaccetture dell’animo umano compresa la fragilità.
In Cavallucci marini e cotton fioc si parla di attesa, dolore, nostalgia, malinconia e soprattutto di ri-cercare la felicità nelle piccole cose, alla Gozzano e nei gesti quotidiani che scaldano il cuore se fatti con la giusta di
Amore, anche questo declinato in ogni sua forma da clandestino a fisico.
Sarebbe bello che in un prossimo futuro, portando avanti questa proficua collaborazione, nessuno degli autori firmasse il frutto della propria creatività in modo che il lettore attento e smaliziato avesse la
possibilità di attribuirne la patenità a suo piacimento.
Cavallucci e cotton fioc è un libro riuscito che fa bene all’anima e quindi alla poesia come forma di
espressione poco sperimentata e fruita.
dimostra il grande impegno di questi giovani creativi protesi a conoscere se stessi e a confrontarsi con diverse forme d’arte. E noi non possiamo fare altro che essere dalla loro parte, sempre.