Carmen Alessandrello, classe 1994, è la giovane scoperta della Fonoprint, storico studio di registrazione da cui sono passati i più grandi artisti della storia della musica italiana. La cantante siciliana è tra otto vincitori di Area Sanremo 2016. Carmen Alessandrello è attualmente al lavoro su una raccolta di cover in italiano riarrangiate in chiave moderna, di cui “Un giorno dopo l’altro” è il primo singolo estratto, omaggio a Luigi Tenco a pochi mesi dal cinquantesimo anniversario della morte.
Tra gli otto vincitori di Area Sanremo 2016, cosa ha significato raggiungere questo traguardo?
«Sono delle esperienze che non avevo mai fatto prima, per cui aver raggiunto questo traguardo mi rende prima di tutto felice, tanto da non rendermi conto della grandezza della situazione, poi in secondo luogo è un altro stimolo per credere ancora di più in quello che sto facendo. Fare tutto questo, per quanto bello e fantastico possa essere, comporta comunque delle rinunce, quindi in qualche modo queste rinunce vengono ripagate».
Come ti sei avvicinata alla musica?
«Non c’è un momento ben preciso in cui posso dire di avere iniziato. Fondamentalmente ho sempre cantato. Anche da bambina, a quatto anni, appena tornavo dall’asilo guardavo la videocassetta di Titanic e aspettavo che finisse tutto il film per cantare insieme a Celin Dion “My heart will go on”. Non ho mai studiato canto, anche se adesso sto cercando di recuperare tutto ciò che non ho fatto. Sto frequentando dei corsi di canto e musica, perché voglio imparare a suonare il piano».
È uscito il tuo omaggio a Luigi Tenco “Un giorno dopo l’altro”, brano che anticipa il tuo lavoro discografico. Come mai la scelta è caduta su di lui?
«L’idea di questa canzone è nata un po’ dal nulla. Dal primo momento in cui l’ho ascoltata mi ha trasmesso tantissime emozioni. Non pensavo che fosse nelle mie corde cantare questo brano. Credo che Tenco sia stato un cantautore geniale, che ha saputo realizzare dei testi straordinari seppure semplici. Abbiamo scelto di omaggiare il grande cantautore poiché il 27 gennaio ricorrerà il cinquantesimo anniversario della sua morte».
Stai lavorando ad una raccolta di cover in italiano riarrangiate in chiave moderna, quando è prevista l’uscita e quali sono gli artisti e le canzoni che hai preso in considerazione?
«In questo momento non posso ancora anticipare nulla, vorrei che fosse una sorpresa. Posso dire che c’è un bel progetto in cantiere e sarà un po’ sull’onda del primo singolo “Un giorno dopo l’altro”, nel senso che ci saranno dei brani un po’ più vintage riarrangiati in una chiave moderna. L’idea è quella di dare nuova vita ad un brano già conosciuto, interpretato da una ventiduenne».
Ami alcune tipologie del pop melodico, ma prediligi la musica nera…
«La passione per la musica nera è iniziata da quando ero piccola con Whitney Houston, da lì è andata a diramarsi in Anita Frenklin, Dionne Worwick, quindi ho iniziato dal pop per poi arrivare al sol e al blues».
Nel 2016 partecipi alle selezioni di “The Voice”, ci sono altri provini in programma?
«The Voice è stata una bellissima esperienza, ma resta tale. Non amo ripetere le cose che ho fatto, preferisco andare avanti e prendere in considerazione nuovi obiettivi. Nonostante sia arrivata tra gli otto finalisti ad Area Sanremo, questo non vuol dire che vi parteciperò nuovamente. Le sorprese che ci possono regalare le prime esperienze non possono mai essere uguali alle altre. Al momento l’unica selezione che mi rimarrà da fare è quella per Sanremo. Dagli otto finalisti verranno scelti i due partecipanti al festival. La selezione verrà fatta a dicembre».
Come vedi quel palco che negli anni ha visto esibire tantissimi artisti del panorama musicale?
«Prima dell’esperienza ad Area Sanremo è sempre stata una cosa megagalattica, dopo questa esperienza lo è ancora di più. È un posto intrinseco di storia, dove comunque sono passati tantissimi artisti, molti dei quali sono quelli che io adoro, tra cui Domenico Modugno, Mina, Ornella Vanoni. Nel caso in cui dovessi entrare tra i due finalisti, poter partecipare al Festival di Sanremo e salire su quel palco sarà sicuramente un’esperienza unica, fantastica. È un’idea così grande da non riuscire ancora ad immaginarla».