Altissima affluenza lo scorso 11 maggio 2016 alla Casina Pompeiana della Villa Comunale di Napoli per “Caravaggio – La vera arte viene da quello che si vede”, evento che ha saputo raccontare la storia del pittore unendola a quella di Napoli e alle tradizioni culinarie partenopee.
Ad organizzare questo particolare incontro, che ha palesato la bellezza e l’efficacia delle sinergie, è stata l’associazione culturale “Al centro delle arti” che con Unip ha presentato lo spettacolo “Caravaggio – La vera arte viene da quello che si vede” diretto e interpretato da Roberta D’Agostino che ha visto la partecipazione straordinaria di Gianni Sallustro.
Dopo i saluti della sociologa e membro di Al Centro delle Arti Rosa Di Girolamo, lo storico Guido D’Agostino ha introdotto la pièce teatrale con una panoramica della Napoli a cavallo tra il Cinquecento e il Seicento. Uno viaggio spazio temporale che è servito al pubblico per avere punti di riferimento storici non solo per orientarsi durante lo spettacolo, ma anche per poter guardare con occhi diversi la stessa città. Tra tutte le strade è rimasta sicuramente impressa ai presenti Via Toledo.
Roberta D’Agostino e Gianni Sallustro hanno poi fatto il resto. In men
o di un’ora grazie al giullare Rac Contino (D’Agostino) e alle parole di Caravaggio (Sallustro) gli spettatori hanno viaggiato attraverso i quadri di quella che è possibile definire come una vera e propria rivoluzione napoletana di Michelangelo Merisi. Un viaggio fatto di linee d’ombra e luci fioche che ha avvicinato i presenti a Caravaggio non solo attraverso i suoi quadri, ma anche attraverso le parole. Le incomprensioni e le difficoltà del pittore sono state sviscerate, grazie alla minuziosa regia di Roberta D’Agostino, senza retorica: lo spettacolo ci ha mostrato solo ciò che è realmente successo, facendoci però entrare nel cuore pieno di turbamenti di Michelangelo Merisi.
Un percorso che grazie all’ironia e alla semplicità del personaggio di Rac Contino ha visto partecipare un pubblico meravigliosamente eterogeneo con bambini in prima fila a terra e genitori poco distanti accomodati sulle sedie.
L’evento si è poi concluso con una degustazione a cura di Nives Monda che era stata anticipata già all’inizio dell’incontro quando la chef aveva parlato dei piatti napoletani tipici del periodo caravaggesco.
Unione di talenti ed idee alla Casina Pompeiana: questo è ciò che realmente abbiamo visto e speriamo di poter rivedere presto.