Apprezzati per la forza e l’energia che comunicano nei live, grazie anche ai loro strumenti fatti con materiali riciclati, Capone & BungtBangt, sono tornati lo scorso 28 gennaio con Spazza Music Live, il nuovo EP live + video.
Il disco è un estratto dal concerto tenutosi il 3 ottobre 2014 alla Mostra d’Oltremare di Napoli nell’ambito del Forum delle Culture e contiene 4 brani impreziositi dalla presenza di ospiti. ‘O Sang è Sang ft. Lucariello, Parafulmine ft. Bisca, Tu Come Lo Fai ft Thieuf e Acito ft. Mariano Hobo Caiano, sono i pezzi presenti in Spazza Music Live. L’EP è’ il primo disco live pubblicato da Capone & BungtBangt che anticipa l’uscita di un album di inediti, ancora in fase di elaborazione. Per l’occasione abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Maurizio Capone.
È uscito l’EP Spazza Music Live, il primo disco live che anticipa il nuovo album di inediti. Parliamo di questo nuovo progetto e della scelta e dei brani cantati in duetto con altri artisti…
«La nostra attività live è veramente forte. Ci sembrava giusto regalare al nostro pubblico un progetto che potesse far capire il nostro live, anche se è solo un EP. I pezzi scelti sono quelli impreziositi dagli ospiti che hanno preso parte al concerto tenutosi il 3 ottobre 2014 alla Mostra d’Oltremare di Napoli nell’ambito del Forum delle Culture. Abbiamo scelto i quattro brani ‘O Sang è Sang ft. Lucariello, Parafulmine ft. Bisca, Tu Come Lo Fai ft Thieuf, e Acito ft. Mariano Hobo Caiano, che hanno una durata abbastanza lunga singolarmente, per dare l’idea di cosa combiniamo dal vivo. È stata una serata particolare, in cui la protagonista è stata la musica e la contaminazione di generi. Oltre all’EP sono stati caricati sul nostro canale Youtube i video delle performance live, tranne quella con Mariano Hobo Caiano, che per motivi tecnici non è stato registrato.»
Parliamo invece dell’album. Quando è prevista l’uscita? Ci saranno dei duetti?
«Al momento non abbiamo fretta. Credo che un album debba uscire nel momento in cui un artista ha la consapevolezza di pubblicare un prodotto eccezionale. Noi non amiamo pubblicare tantissimi album, pochi ma buoni, in cui si evince il nostro lavoro, l’originalità nella realizzazione di ogni singolo pezzo. Il disco, comunque, è in fase di progettazione. Sta maturando lentamente. Anche per questo lavoro sono previsti degli ospiti. Non so ancora se uscirà prima dell’estate oppure direttamente a settembre. Ho scritto tantissimi testi, quindi stiamo ancora selezionando.»
Quali le caratteristiche da considerare per questo nuovo progetto discografico?
«Sicuramente parliamo di un album molto integralista, caratterizzato da una componente etnica, sia per quanto riguarda la musica, ma anche i testi. Per il resto non voglio sbilanciarmi più di tanto, visto che parliamo di un progetto non ancora terminato. Quello che posso anticipare è che sarà un disco con la doppia anima, dove non mancheranno sonorità generate da materiali riciclati – che sono il nostro cavallo di battaglia – con l’aggiunta dell’elettronica, che a mio avviso è un linguaggio non solo attuale, ma rivolto al futuro. La nostra caratteristica da sempre è quella di superare i limiti temporali, quindi, non mancheranno nuove sperimentazioni.
I testi saranno in napoletano, non solo per un orgoglio partenopeo, ma in particolar modo poiché crediamo sia giusto che un album del genere sia composto da brani capaci di raccontare, tra testi e parole, la bellezza del nostro popolo e della nostra città.»
Spazza Music Live è un progetto uscito solo sulla rete. Sarà lo stesso anche per il nuovo disco?
«La realtà in cui viviamo è abbastanza palese, quindi per sopravvivere bisogna agire in maniera alternativa, sorvolando l’ostacolo. Il disco, oggi, non è più utilizzato dai ragazzi, come anche il lettore cd. Magari una minima stampa da vendere ai concerti come ricordo va pure bene, ma sperare di vendere la musica, con la stessa semplicità e immediatezza del web, è utopia. Sicuramente è una situazione non piacevole, soprattutto per chi viene da un’altra generazione come me, ma è inutile combattere contro i mulini a vento. Purtroppo il web è l’unico mezzo che abbiamo a disposizione per far arrivare la nostra musica a dei costi contenuti. Non possiamo fare affidamento neanche sulle radio. Su tutte le emittenti radiofoniche, la musica è sempre la stessa. Non c’è differenza tra una stazione e un’altra. Un brano commerciale, la puoi ascoltare ovunque, dando sempre meno spazio ad altri generi musicali.»