Sulla loro pagina twitter dicono di fare electro music con “un senso”. Il duo losangelenoRyan Merchant and SebuSimonian alias Capital Cities è arrivata al mainstream grazie al tormentone estivo Safe And Sound, una canzone che apparentemente suona danzereccia ma ha un twist interessante come pochi hit da discoteca. Anzitutto è un inno alla positività: Youcould be myluck/Evenif the skyisfalling down/I knowthatwe’ll be safe and sound (“anche se il cielo cade stiamo al sicuro assieme”), una necessità espressiva che deriva anche dal fatto che Simonian, il buffo barbanera del duo, ha una storia da armeno rifugiato in Siria e trasferitosi poi negli Usa. E poi c’è la partitura musicale, con ilbassista Manny Quintero e soprattutto Spencer Ludwig ai fiati che fa la differenza. Anche dal vivo, nell’unica tappa italiano finora del loro tour mondiale (il disco vende bene dagli Usa alla Germania) si è messo in evidenza proprio la commistione tra i fiati soul di Ludwig e l’elettronica camp del synth di Simonian. Pezzi come FarrahFawcettHair o I Sold My Bed, ButNot My Stereo, la spina dorsale del disco di debutto In a TidalWave of Mystery, sono impreziositi da questa virata vintage che li rende peculiari, a dir poco. È pop music generata al computer ma scritta con astuzia da chi si diverte a tirare in ballo strumentazione classica. Tutte le canzoni del disco proposte dal vivo hanno un potenziale fresco e vizioso, confinano a volte col trash tipico dei guiltypleasures, e ben si amalgamano con le cover che il duo decide di proporre (Bee Gees e la prima Madonna). Non inventano questi Capital Cities ma rimaneggiano con molta, molta cura.
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