Al teatro Diana va in scena “Carosone, l’americano di Napoli” il giusto tributo al maestro più suonato al mondo: Renato Carosone. Una commedia musicale scritta da Federico Vacalebre, diretta da Fabrizio Bancale, interpretata da Sal Da Vinci.
L’attualità della musica di Carosone è incredibile; nello spettacolo, prodotto dalla Diana OR.I.S, dalla Prospet, e dal Palapartenope, viene fuori con una grande evidenza. Rispetto alla debolezza di alcuni artisti contemporanei, che per farsi conoscere hanno bisogno di diventare “personaggi” costruendo tanto gossip intorno a loro, Carosone amava “solo” fare musica, per tutti, ed è diventata l’intramontabile musica che oggi si ricorda nel lavoro in scena al teatro Diana.
Perché un artista come Carosone, al culmine del successo, si è ritirato dalle scene? Questa è la domanda da cui si parte per raccontare la storia dell’innovatore per eccellenza della musica italiana. La storia la racconta un giornalista, ossessionato dal maestro, dalla sua storia, che vorrebbe convincere la Rai a girare una fiction su Carosone. Ma in una storia da fiction che si rispetti ci vuole sesso, politica, scandali …come fare allora? Così comincia un dialogo tra il giornalista, Carosone ed il suo mondo.
I maggiori successi del fantastico canzoniere del maestro ci sono tutti, arrangiati da Lorenzo Hengeller. Sal Da vinci interpreta, in maniera molto personale e convincente, Renato Carosone. Si spazia dal presente al passato con grande velocità e dagli anni Cinquanta con le musiche si passa all’electro swing di oggi per una bellissima versione di “Torero” ed ancora “Tu vuò fa’ l’americano”, “o Sarracino”, “Caravan petrol”. Le coreografie di Ferdinando Arenella sono molto curate e spaziano in tanti generi musicali: molto bravi i ballerini impreziositi da costumi belli e curati. Il cast è composto da il leader dei Posteggiatori tristi Pietro Botte nei panni di Van Wood, lo scatenato Giovanni Imparato nei panni di Gegè Di Giacomo, Forlenzo Massarone in quelli di Fred Buscaglione, Lello Radice in quelli del giornalista e Claudia Letizia ( la nota più stonata del cast) in quelli di Maruzzella.
Nello spettacolo trovano anche spazio video contributi di Fiorello, Pino Daniele, Carlo Verdone, Manu Chao, Renzo Arbore, Vinicio Capossela: servono per ricordarci che possiamo definirci tutti carosoniani.
Il ritmo sale ogni volta che Gransta Msv mette su un disco e parte un ennesimo remix del grande maestro, i ballerini si scatenano, il pubblico scandisce il tempo con le mani, i parenti del grande Renato, presenti in sala alla prima, si emozionano…ricanta Napoli, ricanta Renato Carosone.