Calcio: Le vicende dello Sporting Locri. Paura e indignazione a Locri, piccolo comune della provincia di Reggio Calabria, dove la società locale di calcio a cinque femminile, lo Sporting Locri, ha rischiato di chiudere dopo sei anni di attività, a causa di minacce a stampo mafioso rivolte al presidente e ai dirigenti. Numerosi i bigliettini intimidatori recapitati sull’auto del presidente Armeni, con i quali si imponeva di chiudere la Società, onde evitare guai peggiori. I fatti, prontamente denunciati alla polizia, hanno portato il presidente e la dirigenza a rassegnare le dimissioni e a consegnare, il 30 Dicembre, la squadra nelle mani del sindaco di Locri Giovanni Calabrese. Non è mancata la solidarietà da parte degli organi maggiormente rappresentativi del calcio italiano, come il presidente della FIGC, Carlo Tavecchio e il presidente del CONI Gianni Malagò, che hanno duramente stigmatizzato questi episodi incresciosi. Patrizia Panico, capitano della Nazionale italiana di calcio femminile, ha espresso la sua preoccupazione per l’accaduto e si è dichiarata favorevole ad un’eventuale amichevole tra la squadra calabrese e la Nazionale.
Intanto, il 4 Gennaio arriva, finalmente, la notizia che tutti attendevano: la partita di Serie A Elite tra Sporting Locri e Lazio, fissata per il 10 e inizialmente annullata, si giocherà. Fondamentale l’intervento di FIGC, Lega Nazionale Dilettanti e Divisione Calcio a 5, che hanno apportato il massimo sostegno per dare, insieme, un ”calcio” alla mafia.
Appuntamento, dunque, su Raisport 1 alle 18:00, in diretta dal Palasport di Locri, per una Domenica di festa e libertà.